Una nuova residenza per l’autonomia e l’inclusione sociale
Treviso, 15 giugno 2025 – Oggi è stato aperto a Treviso il nuovissimo appartamento donato ad ANFFAS, l’Associazione di famiglie e persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo. Situato in via Girolamo Emiliani, nel cuore della città vicino a Piazza Matteotti, questo progetto rappresenta un passo avanti fondamentale per l’inclusione sociale e l’autonomia di 15 giovani adulti.
Le persone tra i 22 e i 35 anni che vivranno a rotazione in questo spazio accogliente saranno assistite da un educatore. L’appartamento, dotato di quattro camere, tre bagni, un ampio salone e una cucina con vista sulla città, offrirà ai residenti la possibilità di sperimentare una vita indipendente e di coltivare la convivenza e la responsabilità condivisa.
I pasti consumati insieme favoriranno momenti di socialità e le uscite in città permetteranno di mantenere un legame con il territorio e la comunità. Cristina Gaion, presidente di ANFFAS Treviso, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa che sostiene l’autonomia e l’autodeterminazione dei giovani.
Un progetto di inclusione e crescita personale
La nuova residenza si aggiunge al percorso di autonomia promosso da ANFFAS da oltre quindici anni, affiancando l’appartamento di via Oriani dedicato a progetti propedeutici alla vita indipendente. L’associazione offre inoltre laboratori di tempo libero, attività sportive e culturali su misura per ragazzi e famiglie.
L’assessore Gloria Tessarolo ha evidenziato il valore di questo progetto come parte di un sistema di servizi che mira a offrire scelte libere e supportate per le persone con disabilità, promuovendo inclusione e crescita personale. Il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi, ha definito l’appartamento una “residenzialità leggera” che rappresenta una prova di volo per i giovani.
Fondata nel 1969 da Olga Romeri Patrese, ANFFAS Treviso ha sempre promosso l’inclusione scolastica, lavorativa e sociale delle persone con disabilità. Il simbolo dell’associazione, una rosa blu sorretta da un tutore, rappresenta la forza e la solidarietà della comunità di famiglie, volontari e operatori che lavorano per un futuro più inclusivo e rispettoso per tutti.
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