TREVISO – Il Centro di Produzione Teatrale Gli Alcuni presenta una nuova rassegna che arricchisce il Teatro Sant’Anna di un cartellone dedicato al mondo della musica, indissolubilmente legato al mondo delle donne: “Femminile Musicale”.
- Venerdì 8 marzo apre la rassegna il Coro dell’università popolare di Treviso diretto da Erica Boschiero, con “Principesse un corno!”. Grazie a canzoni e letture viaggeremo tra gli stereotipi legati al femminile e le disparità di genere. Accompagna il coro il cantautore Gerardo Pozzi;
- il secondo momento musicale, venerdì 15 marzo, è con la cantautrice Erica Boschiero, che sale sul palco del Sant’Anna per presentare il suo ultimo album “Respira”;
- la rassegna si chiude venerdì 22 marzo con “Maria. La Callas”, un intenso monologo di Laura Murari, messo in scena da Orti Erranti Teatro | Modus Produzioni,
- Gli spettacoli avranno inizio alle ore 21 | ingresso unico 10 Euro.
- Prevendite presso Alcuni Teatro Sant’Anna lun-ven ore 15-18 | al Parco degli Alberi Parlanti sab-dom ore 12.30-12.30 | sul sito Liveticket.it
- Tutte le informazioni su LIVE.ALCUNI.IT
- Ven. 8 marzo | PRINCIPESSE UN CORNO! | CORO DELL’UNIVERSITÀ POPOLARE DI TREVISO
Un viaggio musicale negli stereotipi femminili alla ricerca di una vera parità di genere. Attraverso canzoni popolari, canzoni d’autore e letture, il pubblico è accompagnato a riflettere sul ruolo della donna oggi, sulla sua posizione nella società e sui luoghi comuni che ancora gravano su di essa.
Il coro è diretto da Erica Boschiero e sarà accompagnato dal cantautore Gerardo Pozzi.
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Il coro nasce nel 2006 per creare un’occasione di socializzazione tra persone prevalentemente ultrasessantenni e di riflessione su particolari contenuti di carattere storico-sociale.
Dal 2017 il coro è diretto dalla cantautrice Erica Boschiero. Attualmente si compone di una trentina di donne, fortemente motivate a ritrovarsi non solo per amore della musica ma anche per i temi affrontati con le canzoni e per la funzione di integrazione, conoscenza del territorio e socialità che i vari concerti hanno favorito.
È importante anche l’aspetto di ricerca artistica del coro, di condivisione delle coriste in relazione agli argomenti trattati, dell’effetto benefico che la musica corale produce in chi la pratica in una situazione di ascolto reciproco e di rispetto dell’altro.
Accompagna le coriste il cantautore Gerardo Pozzi, che la rivista “Vinile” definisce “un poeta” a proposito del suo ultimo album. Ha all’attivo tre album: “Sconosciuti e imperfetti”, “Tigrecontrotigre” e “Sono una brava persona”. Nel 2014 vince il Premio Fabrizio De André; nel 2015 per Suoni di Marca apre il concerto di Roberto Vecchioni; nel 2016 vince il Premio Botteghe d’Autore come miglior testo.
- Ven. 15 marzo | RESPIRA | ERICA BOSCHIERO
Erica Boschiero, definita “la nuova Joni Mitchell”, con l’album “Respira” è entrato nella cinquina dei migliori album in assoluto al Premio Tenco 2022. Il respiro diventa la chiave di lettura di un’epoca che porta a galla tutte le nostre contraddizioni: l’arrivo del Covid-19 ha privato milioni di persone del loro respiro; l’inquinamento delle città toglie il respiro; l’acqua del Mediterraneo, se un gommone si rovescia e non sai nuotare, toglie il respiro; la mano di un uomo violento toglie il respiro…
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Il respiro diventa la chiave di lettura di un’epoca che porta a galla tutte le nostre contraddizioni e le nostre tensioni più profonde. L’arrivo del Covid-19 ha privato milioni di persone del loro respiro. La paura del contagio, di perdere il lavoro, delle crescenti tensioni sociali toglie il respiro. L’inquinamento delle nostre città toglie il respiro. L’acqua del Mare Mediterraneo, se il gommone in cui viaggi si rovescia e tu non sai nuotare, toglie il respiro. Il ginocchio di un poliziotto sul collo perché hai la pelle del colore sbagliato toglie il respiro. La mano di un marito violento se sei una donna che non vuole più essere una proprietà toglie il respiro…
Siamo orfani di comunità, di senso, di rapporti con la Terra. I paradigmi del passato vacillano, creando lo spazio per nuove priorità, nuove sensibilità, nuove visioni del futuro.
Erica Boschiero è autrice e compositrice dei dieci brani contenuti in “Respira”, in un percorso che è quasi un concept album. Intrecciando storie di migranti che riposano sul fondo del mare o risplendono nei campi come rubini al sole, di donne abusate dalla stessa mano che incendia foreste e fa strage di animali, di alberi di montagna spezzati da venti eccezionali che nonostante tutto cantano all’uomo canzoni d’amore, Erica ci regala uno spaccato del presente, dalle cui crepe si intravede la luce di qualcosa di nuovo. Qualcosa a cui si approda solo attraversando il buio, imparando a restare fermi, riscoprendo l’atto del respirare e del prendersi cura, per poi muoversi in una direzione nuova, nella costruzione collettiva di un’ideale “città della gioia”. Un camminare che fa dell’amore e della cura il paradigma principe.
LA CRITICA: à “Sono canzoni fatte a mano, antiche e modernissime, con la sua chitarra arpeggiata che non è mai soverchiata da pur numerosi strumenti, sonorità, effetti di natura, arrangiati in punta di dita, con rispetto reciproco e obiettivo comune, mai invadenti, mai inutili […]” – Giò Alajmo
à “Sono canzoni che si fanno ascoltare con una forza tutta loro perché Erica sa maneggiare bene la materia e sa plasmare racconti universali, sa lanciare messaggi anche interiori ma che diventano personali anche per l’ascoltatore. […]” – Michele Neri (Vinile)
à “Cantautrice molto speciale, una delle migliori proposte nell’ambito della canzone d’autrice di oggi. Lei è Erica Boschiero, cantautrice veneta la cui cifra stilistica più chiara è la grazia del racconto…” – Elisabetta Malantrucco (Rai Radio Techetè 20/10/2021)
à “Tra le molte espressioni cantautorali femminili d’Italia, quella di Erica Boschiero è particolarmente felice […] la voce affascinante e la tecnica chitarristica fanno di Erica Boschiero una perfetta folksinger…” – Michele Manzotti (La Nazione, Il Popolo del Blues).
ERICA BOSCHIERO ha vinto numerosi premi nazionali per musica d’autore e ha tenuto concerti in Islanda, Norvegia, Francia, Germania, Svizzera, Estonia, Lettonia, Bielorussia, Ungheria, Repubblica Ceca, Nepal e Kazakhstan. Ha suonato per Emergency, per Amnesty International, per la Marcia della Pace Perugia-Assisi di cui ha scritto l’inno nel 2018, per Legambiente, per il movimento Se non ora quando, per i Fridays For Future e in molte altre occasioni di rilevanza sociale. Erica Boschiero porta in scena spettacoli che vedono la sua musica dialogare con il teatro, il disegno dal vivo e la divulgazione scientifica. Dal 2017 dirige il Coro dell’Università Popolare di Treviso. L’8 marzo 2017 il Sindaco della Città di Treviso le conferisce il Premio “Riflettore Donna”, Civica Onorificenza che premia ogni anno una donna della città distintasi per senso civico e professionalità. Nel 2022 il suo ultimo album, RESPIRA, è nella cinquina dei migliori album in assoluto per il Premio Tenco.
- Ven. 22 marzo | MARIA. LA CALLAS | Orti Erranti Teatro | Modus Produzioni
Uno spettacolo in forma di monologo che presenta la straordinaria figura della Divina come donna, prima ancora che come diva, con le sue energie e fragilità, passioni e tormenti.
Rivivremo l’ultima notte di Maria Callas nel suo appartamento di Parigi – una notte avvolta di mistero circa la sua morte. La più grande cantante di tutti i tempi, che si era esibita nei maggiori teatri al mondo, viene ritratta fragile e sola, abbandonata sia dagli uomini che ha amato sia dalla sua voce che l’ha fatta amare…
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Lo spettacolo è interpretato da Laura Murari, per la regia di Andrea Castelletti ed è stato allestito nel 2023 in occasione del centenario della nascita della cantante. Il testo è della stessa Murari, ed è stato scritto, con il contributo della giornalista Silvia Siena, sulla base di diverso materiale biografico.
Maria Callas, al secolo Maria Anna Cecilia Sofia Kalogeropoulos, nata a New York nel 1923, naturalizzata italiana e morta a Parigi nel 1977, trova a Verona la sua occasione per una carriera unica che la rese la più grande cantante lirica di tutti i tempi. La Divina, come venne chiamata, è stata protagonista dei cartelloni di tutti i più importanti teatri del mondo, dall’Arena di Verona alla Scala di Milano, dalla Fenice di Venezia all’Opera di Parigi, dal Metropolitan di New York all’Opera di Roma. Dotata di una voce di notevole estensione ed agilità, ha saputo unire alla grande musicalità una natura drammatica nelle sue interpretazioni come nessuna mai prima, rivoluzionando il mondo dell’opera lirica in un certo senso tutta la sua epoca.
Soprano e attrice, ha collaborato con alcune delle maggiori personalità intellettuali del Novecento, tra cui si richiamano tra le tante Luchino Visconti e Pier Paolo Pasolini.
È stata icona mondiale di donna di stile, levatura intellettuale e artistica e professionalità, una vera diva con frequentazioni con tutti i grandi del suo tempo e i più importanti salotti del jet set mondiale.
NOTE DI REGIA: L’intento della messinscena è quello di restituire visivamente i sentimenti interiori di una donna che, dopo aver dominato la scena mondiale, si trova sola e abbandonata: tanto forte e determinata sul lavoro quanto fragile e insicura nella vita privata.
Tutto l’allestimento, dalla recitazione alla scenografia, dalle luci ai contributi audio, aiuta a raffigurare visivamente il suo stato d’animo interiore. Tutto è giocato sulla discontinuità, sull’instabilità, sulla rottura di codici, sul tumulto… in una parola sull’emotività.
Per scelta, non si è voluto riproporre il canto, la voce di Maria Callas.
La sua musica è nell’anima, nell’aria.
Un graffio di pentagramma rosso sangue attraversa la stanza-mente di Maria.
La realizzazione delle scenografie e del progetto luci è stata affidata a professionisti del teatro d’opera lirica, proprio per consegnare allo spettacolo il respiro e le atmosfere in cui visse la Divina.
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