In occasione del Giorno della Memoria, celebrato il 27 gennaio, la Provincia di Treviso, la Prefettura di Treviso e il Comune di Treviso hanno promosso una serie di iniziative per commemorare le vittime della Shoah e preservare la memoria storica degli eventi della Seconda Guerra Mondiale. L’obiettivo principale è sensibilizzare la comunità sull’importanza di non dimenticare il passato, affinché le atrocità dell’epoca non vengano mai dimenticate.
Gli eventi della giornata
La giornata ha preso il via alle 9:00 presso l’Auditorium del Sant’Artemio, con un momento di approfondimento dedicato alle scuole superiori, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale. Durante l’incontro si è discusso del tema degli ebrei stranieri internati liberi in Italia tra il 1940 e il 1943, con la partecipazione dell’Istresco e un’esibizione live dell’artista Paolo Gallina. Alle 10:15 si è poi tenuta la cerimonia di consegna delle medaglie d’onore ai familiari dei deportati e internati nei lager nazisti, a cura della Prefettura di Treviso.
Riflessione e commemorazione
Alle 11:30, autorità e studenti si sono spostati nel Parco del Sant’Artemio, dove è stato organizzato un momento di riflessione attorno alle Pietre d’Inciampo, dedicate a quattro cittadini trevigiani deportati che avevano trovato rifugio nell’ex ospedale psichiatrico del Sant’Artemio. Questi cittadini furono successivamente catturati dalle SS e deportati nei campi di concentramento di Risiera di San Sabba e Auschwitz.
La cerimonia al Monumento delle Vittime dei Lager
Alle 12:30, il Comune di Treviso ha organizzato una cerimonia di deposizione di una corona di fiori al Monumento delle Vittime dei Lager in via Medaglie d’Oro. L’evento è stato realizzato in collaborazione con l’Istituto Fabio Besta e l’Assessorato alle Politiche Educative Giovanili, e ha visto anche la svelatura di una targa nel contesto del progetto “Adotta un monumento”.
Gli eventi del pomeriggio
Nel pomeriggio, alle 15:00, è stata presentata la pubblicazione “Arrivo a Mauthausen” di Orlando Materassi e Silvia Pascale, a cura dell’associazione Centro Studi e Ricerche “Elio Materassi e Anadage Zerbini”. Successivamente, alle 16:30, è stata inaugurata la mostra “In Ricordo”, che narra l’esperienza del nonno di Yuri Materassi internato nel lager nazista Arbeit Kommando n.7 di Sandbostel attraverso le fotografie. La mostra, visitabile fino al 31 gennaio, ha attirato numerosi visitatori, tra cui studenti e cittadini.
Le parole delle autorità
Il presidente della Provincia di Treviso, Stefano Marcon, ha enfatizzato l’importanza di educare i giovani sulla tragedia della Shoah come mezzo per mantenere viva la memoria e diffondere i valori fondamentali della società. Il sindaco di Treviso, Mario Conte, ha sottolineato il ruolo della memoria storica nella costruzione di un futuro senza atrocità simili, mentre il prefetto di Treviso, Angelo Sidoti, ha invitato alla riflessione sulla memoria collettiva per prevenire conflitti e discriminazioni. Infine, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha concluso la giornata sottolineando che non dimenticare è un atto di civiltà e responsabilità collettiva per una società più giusta e solidale.
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