Quattro soccorsi sulle Dolomiti, interventi in serie tra Falcade, Antelao e Val di Zoldo
Escursionisti feriti e bloccati nelle Dolomiti: pomeriggio di intensa attività per il Soccorso alpino.


FALCADE - S.VITO DI CADORE - BELLUNO – Una giornata intensa quella odierna, 17 luglio, per il Soccorso alpino: una serie di interventi d’emergenza si sono resi necessari in diverse località delle Dolomiti.
Il primo episodio si è verificato poco prima delle 13:00, quando è scattato l'allarme per un uomo di 66 anni, originario di Venezia, rimasto infortunato durante un'escursione tra Malga ai Lach e Valt, nel comune di Falcade. L'uomo, vittima di un trauma alla caviglia, non riusciva più a camminare. A dare l’allarme è stato l’amico che si trovava con lui.
Grazie alla precisione delle coordinate GPS, la squadra del Soccorso Alpino della Val Biois ha potuto identificare correttamente il percorso. Dopo aver immobilizzato l’arto, i soccorritori hanno trasportato l’uomo in barella per circa 400 metri, fino al punto di incontro con l’ambulanza diretta verso l’ospedale di Agordo.
Paura in vetta all'Antelao: escursionista bloccato
Nel primo pomeriggio di oggi l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è stato impegnato sull’Antelao, nel territorio comunale di San Vito di Cadore. Un escursionista di 32 anni, di origine bulgara, si è bloccato per il panico una volta giunto in cima con un amico. L’amico aveva già iniziato la discesa, mentre il giovane è rimasto immobile nei pressi della croce di vetta, incapace di scendere.
L’eliambulanza ha lasciato il personale sanitario al Rifugio Galassi, che ha fatto da campo base, e ha proceduto con il recupero in quota. Il tecnico del Soccorso alpino è stato calato con un verricello di circa 10 metri, ha assicurato l’escursionista e lo ha portato a bordo.
Ferrata Lipella, escursionista polacco recuperato in elicottero
Alle 14:30, un nuovo intervento ha coinvolto l’elicottero Falco 2, che si è diretto verso la Ferrata Lipella, sulla Tofana di Rozes. Un escursionista polacco di 52 anni, parte di un gruppo di tre persone, si è procurato una distorsione alla caviglia poco distante dalla prima uscita disponibile della ferrata, in prossimità della zona detta delle Tre Dita.
Il recupero è stato effettuato con un verricello di 20 metri. Il tecnico del soccorso ha stabilizzato l’uomo e lo ha trasportato in volo verso l’ospedale di Belluno, dove è stato sottoposto alle cure necessarie.
Caduta al rifugio Coldai, donna batte il viso a terra
Infine, Falco 2 si è diretto in Val di Zoldo, al Rifugio Coldai, per un’ulteriore emergenza. Una donna è caduta rovinosamente, battendo il viso a terra. L’intervento del medico ha permesso una prima valutazione sul posto e, successivamente, l’escursionista è stata imbarcata sull’elicottero e trasportata all’ospedale San Martino, dove ha ricevuto le cure del caso.