Multati per aver giocato a calcio. Il consigliere: “Borseggiatori? Spacciatori? No, ragazzini che giocavano”
Murano, genitori multati per aver permesso ai figli di giocare a calcio in campo pubblico vietato. Dibattito politico sulle sanzioni.


MURANO (VENEZIA) – Quattordici genitori sono stati sanzionati per aver permesso ai propri figli, di età compresa tra 12 e 13 anni, di giocare a calcio in un campo pubblico dell’isola di Murano. L’episodio ha sollevato dibattiti sulla gestione degli spazi pubblici e sulle limitazioni previste per i minori.
Intervento dei carabinieri
Il 12 settembre scorso i Carabinieri hanno identificato i giovani calciatori a seguito di segnalazioni di residenti. I ragazzi stavano giocando in un’area vietata, disturbando il transito e la quiete pubblica secondo le prime ricostruzioni. La normativa comunale vieta giochi con la palla o attività che possano arrecare danno o molestia e limita l’uso dei campi pubblici ai bambini fino a 11 anni in specifiche fasce orarie.
Sanzioni e normativa
A ciascun genitore è stata inflitta una multa di 50 euro, il doppio del minimo previsto dal regolamento, con possibilità di pagamento entro 60 giorni. La misura rispetta i parametri stabiliti dal regolamento comunale, che prevede contravvenzioni fino a 500 euro in casi simili.
Le parole del consigliere comunale Gasparinetti
L’episodio ha suscitato polemiche e critiche da parte di esponenti dell’opposizione locale. Il consigliere comunale Marco Gasparinetti ha commentato: “Quattordici persone in caserma dalle forze dell’ordine. Scatolettisti? Borseggiatori? Spacciatori? No, sono i genitori di altrettanti ragazzini identificati”. Gasparinetti ha inoltre posto interrogativi sulla proporzionalità della sanzione, suggerendo che sarebbe stato “più educativo” spiegare ai ragazzi il divieto anziché procedere con le contravvenzioni.
