Portogruaro, la Residenza Francescon guida la rete di sostegno alle famiglie con Alzheimer
Francescon presenta a Cesenatico il progetto S.F.E.R.A. e rilancia a Portogruaro nuove iniziative per il mese mondiale dell’Alzheimer.


PORTOGRUARO (VE) – La Residenza Francescon si conferma punto di riferimento nel sostegno alle persone affette da Alzheimer e alle loro famiglie. La struttura portogruarese è stata protagonista al Forum Nazionale dei Caffè Alzheimer di Cesenatico, dove ha presentato il progetto S.F.E.R.A., un servizio innovativo e gratuito che porta la cura e l’assistenza direttamente nelle case dei malati, coinvolgendo anche i caregiver. Un riconoscimento importante, che mette in luce l’impegno concreto della Francescon per costruire una comunità più solidale e preparata ad affrontare la complessità della malattia.
Un forum che guarda al futuro
L’incontro di Cesenatico, organizzato da Fondazione Maratona Alzheimer, Associazione Italiana di Psicogeriatria (AIP), Tecnopolo di Bologna Ozzano e Fondazione IRET ETS, con la collaborazione della Fondazione Poliambulanza di Brescia, ha puntato i riflettori sul ruolo dei Caffè Alzheimer come strumenti per creare Comunità Amiche della Demenza.
La Francescon è stata invitata a presentare il progetto S.F.E.R.A., acronimo di Servizi alla Famiglia: Educazione e Riabilitazione per l’Alzheimer, selezionato come una delle esperienze più significative a livello nazionale. «Un risultato che ci rende orgogliosi – ha commentato la presidente dell’Ipab, Caterina Pinelli – e che ci spinge a continuare su questa strada, rafforzando i servizi per le famiglie».

Come funziona il progetto S.F.E.R.A.
Il percorso prevede dieci incontri personalizzati da svolgere nell’arco di tre mesi. Ogni programma è studiato in base alle esigenze del malato e della famiglia, con attività che spaziano dalla stimolazione cognitiva alle consulenze psicologiche, dal trattamento fisioterapico ad attività occupazionali mirate.
Non meno importante è il sostegno ai caregiver: gli operatori forniscono indicazioni pratiche per gestire i sintomi, suggerimenti per migliorare la comunicazione e strategie per preservare il più possibile l’autonomia della persona. Un approccio multidisciplinare che ha già coinvolto 12 pazienti del portogruarese, con risultati significativi in termini di benessere e qualità della vita.
Il progetto, avviato nel 2023 grazie ai fondi lasciati in memoria della benefattrice Giovanna Maccaferri, si è rivelato una vera e propria risorsa per il territorio, diventando un modello replicabile anche altrove.
Le iniziative di settembre per la Giornata Mondiale Alzheimer
Il mese di settembre è dedicato alla sensibilizzazione sull’Alzheimer, e la Francescon ha programmato diversi appuntamenti aperti alla cittadinanza. Il 21 settembre sarà presente a Open Sport di Portogruaro, in occasione della Giornata Mondiale Alzheimer, con attività e punti informativi dedicati.
Ma l’iniziativa più attesa è l’avvio del Cafè Alzheimer, un ciclo di incontri che si svolgerà mensilmente presso la Residenza Francescon. Il primo appuntamento è fissato per il 6 ottobre, con un incontro dal titolo “Dal sintomo al significato: comprendere i comportamenti del malato”. Relatori saranno il dottor Luca Valentinis, primario di neurologia dell’Ulss4, e la psicologa Elisabetta Florian.
Gli incontri successivi, sempre dalle 16 alle 17.30, offriranno spunti pratici, esperienze condivise e momenti di confronto, con l’obiettivo di rafforzare la rete di sostegno intorno ai malati e ai loro familiari.

Una comunità che non lascia sole le famiglie
Il lavoro della Francescon va oltre la semplice assistenza sanitaria: costruisce relazioni, crea consapevolezza e dà strumenti concreti per affrontare un percorso difficile. Il messaggio che arriva da Cesenatico è chiaro: la cura dell’Alzheimer non può essere delegata solo alle strutture, ma deve diventare un impegno collettivo, che coinvolge l’intera comunità.
Grazie a progetti come S.F.E.R.A. e agli appuntamenti dei Caffè Alzheimer, Portogruaro si candida a diventare un esempio di territorio capace di affrontare le sfide della demenza con responsabilità, empatia e innovazione.