Verona lancia Foodtech Incubator: ricerca e startup agroalimentari unite per il futuro
Nasce Foodtech Incubator a Verona: un programma che trasforma ricerca e idee in startup agroalimentari innovative.


VERONA – Presentato ufficialmente il Foodtech Incubator, il nuovo programma promosso dal Verona Agrifood Innovation Hub (VAIH) con l’obiettivo di trasformare ricerca universitaria e idee early-stage in startup agroalimentari pronte a entrare sul mercato.
Un incubatore nazionale per l’agroalimentare
Il progetto nasce per colmare il divario tra laboratori di ricerca e imprese, accelerando il trasferimento tecnologico in un comparto strategico per l’Italia, dove il potenziale innovativo è ancora poco sfruttato.

Partner e rete scientifica
Il programma è sostenuto da un ampio network di istituzioni e aziende: Fondazione Cariverona, UniCredit, Comune di Verona, Veronafiere, Confindustria Verona, Università di Verona, Università di Padova, VASONGROUP e Mulino Padano. A questi si aggiungono il patrocinio di CREA e Federalimentare, oltre al supporto di CNR e Confagricoltura Verona.
La call4projects e le aree di innovazione
Dal 23 settembre è attivo il bando che selezionerà fino a 10 progetti nelle seguenti aree:
Agricoltura innovativa
Ingredienti e prodotti Next-Gen
Economia circolare e upcycling
Biotech e nuovi processi produttivi
Deep Tech per la filiera agroalimentare
Le idee scelte seguiranno un percorso di formazione, mentorship e workshop che porterà alla presentazione finale durante un DemoDay a febbraio 2026, davanti a investitori e aziende.
Un settore da 75 miliardi
Il comparto agroalimentare in Italia ha raggiunto un valore di 75 miliardi di euro nel 2024. L’incubatore punta a sviluppare soluzioni digitali e sostenibili per affrontare le sfide del settore: dal cambiamento climatico alla digitalizzazione dell’agricoltura, fino alle nuove abitudini alimentari.

Verso un modello nazionale
Dopo aver consolidato la propria esperienza nel Triveneto, il VAIH avvia con questo progetto la propria strategia di espansione nazionale, con l’intento di replicare il modello in altri poli strategici e di rafforzare la leadership del Made in Italy agroalimentare a livello globale.