La crescita delle farmacie online, lato fatturato, non sembra conoscere battute d’arresto. A dimostrazione di ciò è possibile chiamare in causa i dati del provider Iqvia. Cosa hanno evidenziato?
Un incremento del giro d’affari pari al 20,3% dal 2022 al 2023. A quattro anni dall’inizio del loro boom, arrivato a poco più di un lustro dalla legalizzazione delle e-farmacie e degli e-commerce di parafarmacia, la tendenza non è interessata da crisi (anche se i piccoli operatori fanno spesso fatica a emergere tra i competitor).
Tra i motivi del successo post emergenza sanitaria delle e-farmacie è possibile chiamare in causa l’effetto dell’inflazione, che sta portando tantissime persone a far più attenzione anche alle piccole spese. Nel caso delle farmacie online, si parla di contesti dove è possibile risparmiare fino al 30%, in particolare su prodotti che, come i farmaci da banco, che non richiedono la presentazione della ricetta per essere acquistati.
Nel solo 2022, gli acquisti online che li hanno visti protagonisti sono stati interessati da un incremento del 24%, numeri che fotografano un cambiamento a dir poco rilevante nelle abitudini di acquisto del consumatore finale.
Quando si parla di farmacie sul web, non si può non menzionare la tendenza, sempre più diffusa, a fare network, soprattutto con i grossisti. Degno di nota è altresì il ruolo delle cooperative di settore, già di base consapevoli di quanto l’unione sia sinonimo di forza e profondamente ricettive per quanto riguarda l’e-commerce.
Il caso della farmacia online della cooperativa CEF, tra le più longeve del settore, è esemplare al proposito e mostra attenzione anche a un altro aspetto di massima rilevanza: la tendenza all’acquisto ibrido. La presenza dello store locator, infatti, è decisiva per chi, prima di acquistare prodotti come i farmaci e non solo, ha ancora bisogno di interagire con il farmacista dopo aver dato la prima occhiata sul sito.
Per quanto riguarda i prodotti più venduti nelle farmacie online, non sono i farmaci da banco a dominare la scena. Se si osservano i dati dei primi tre mesi di quest’anno, la supremazia spetta agli integratori. Prodotti per la cui produzione e commercializzazione l’Italia è leader su scala europea, nel corso delle 14 settimane iniziali dell’anno hanno visto un giro d’affari di 155 milioni di euro, più della metà del 290 complessivi del canale online della farmacia.
Gli acquisti dei farmaci SOP e OTC, invece, si sono assestati, da gennaio a marzo 2024, su un valore di 28 milioni di euro. I numeri sono più bassi rispetto a quelli di altri prodotti – tra questi è possibile includere, per esempio, quelli per la cura della persona – ma la crescita su scala annuale è consistente e pari al 13,2%, ennesima dimostrazione di come, a dieci anni dalla loro approvazione da parte del legislatore, gli utenti si fidino ormai senza problemi delle farmacie online.
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