Conegliano, successo per l’Anteprima di GECO: economia civile e alleanze intelligenti
A Conegliano l’Anteprima di GECO 2025: economia civile, alleanze intelligenti e cooperazione al centro del confronto tra istituzioni e società.


TREVISO – L’Anteprima di GECO – Giornata dell’Economia Cooperativa si è svolta al Campus San Francesco di Conegliano, richiamando le principali voci italiane dell’economia civile, il mondo produttivo, le istituzioni locali e la società civile per un confronto aperto sui temi dell’attualità: sviluppo sostenibile, inclusione, resilienza economica e giustizia sociale.
Una rete di esperienze e alleanze intelligenti
L’evento, promosso da Confcooperative Belluno e Treviso in collaborazione con Confcooperative Pordenone e la Scuola di Economia Civile, ha visto confrontarsi protagonisti del panorama locale e nazionale con l’obiettivo di costruire una forma innovativa di “AI” – alleanze intelligenti – tra attori economici e sociali del territorio.
A condurre il dibattito è stato Marco Zabotti, vicepresidente e direttore scientifico dell’Istituto diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”, che ha guidato il confronto partendo dai principi della Rerum Novarum e della dottrina sociale della Chiesa.
Il lavoro al centro
Il Vescovo di Treviso Monsignor Michele Tomasi, delegato della Conferenza Episcopale Triveneto, ha aperto il dibattito ricordando che il lavoro non è una merce e non può essere oggetto di speculazioni. L’invito è a porre l’essere umano al centro della teoria economica, valorizzandone la dimensione relazionale.
Un appello condiviso da Stefano Granata, presidente di Social Impact Agenda per l’Italia e di Confcooperative Federsolidarietà, che ha richiamato i cooperatori alla necessità di riconnettersi al principio di bene comune e sviluppare modelli di welfare innovativo in collaborazione con la Pubblica Amministrazione.
Le sfide dell’Intelligenza Artificiale
Di AI e futuro del lavoro ha parlato Simona Beretta, professoressa di Politica Economica e direttrice del Centro di Ateneo per la Dottrina sociale all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Ha sottolineato i rischi legati all’automazione, come la perdita di senso del proprio lavoro e l’aumento delle disuguaglianze, invitando però a rifocalizzare l’attenzione sulla creatività e sulla speranza, elementi propri dell’essere umano e non replicabili dalle macchine.
Cooperazione come valore aggiunto
Il professore di Economia Politica dell’Università di Roma Tor Vergata Leonardo Becchetti ha evidenziato la forza del modello cooperativo, capace di trasformare le relazioni in valore aggiunto: «In cooperativa uno più uno vale più di due, perché la cooperazione è un gioco a somma positiva che risponde alle sfide della disuguaglianza e della polarizzazione digitale».
Verso GECO del 23 ottobre
«GECO corona un anno straordinario per il mondo cooperativo bellunese e trevigiano – ha dichiarato Lorenzo Brugnera, presidente di Confcooperative Belluno e Treviso –. Torneremo il 23 ottobre, sempre a Conegliano, con una giornata di studio dal titolo “AI, Alleanze Intelligenti: l’identità cooperativa e le sfide della transizione climatica, demografica e tecnologica”. Ci confronteremo con le voci più autorevoli dell’economia civile italiana, tra cui Michele Dorigatti, Sabrina Bonomi e Stefano Zamagni».
Una sinergia condivisa
GECO è realizzata in collaborazione con la Scuola di Economia Civile, Confcooperative Pordenone e l’Istituto diocesano Beato Toniolo, con il sostegno di Banca della Marca, Banca delle Terre Venete, Banca Prealpi SanBiagio, Bcc Pordenonese Monsile e Cortina Banca.
Un’Anteprima che ha già mostrato la forza delle alleanze intelligenti e il ruolo cruciale della cooperazione come leva per affrontare le sfide della società contemporanea.