Centorizzonti 2025: a Castelfranco la prima regionale di Claudia Fabris
Centorizzonti 2025 a Castelfranco Veneto: sabato 6 settembre Claudia Fabris presenta la prima regionale “Quando qualcuno parla c’è la luce”.
CASTELFRANCO VENETO (TREVISO) – Continua il viaggio culturale di Centorizzonti 2025, rassegna che coinvolge 14 Comuni tra le province di Treviso e Vicenza. Sabato 6 settembre, al Teatro Accademico di Castelfranco Veneto, andrà in scena la prima regionale site specific di “Quando qualcuno parla c’è la luce”, spettacolo firmato dalla performer padovana Claudia Fabris.
Nota come “La Cameriera di Poesia”, Fabris propone da anni esperienze artistiche che uniscono poesia, musica e intimità. In questo nuovo lavoro, la sua ricerca si concentra sulla relazione tra voce, buio e luce, accompagnando lo spettatore in un viaggio sensoriale unico.
Un appuntamento che conferma la vivacità culturale del Veneto, affiancandosi ad altri eventi di rilievo in programma in regione, come la Coltello in Festa di Maniago (leggi qui).
Una ristorazione dello spirito
Durante le performance di Claudia Fabris, la poesia viene “servita” agli spettatori in cuffia, creando una dimensione intima e personale di ascolto. Con “Quando qualcuno parla c’è la luce” l’esperienza viene amplificata: gli spettatori saranno immersi nel buio, mentre la voce dell’artista, amplificata e diretta, diventa filo conduttore di un viaggio interiore.
La nuova versione proposta a Castelfranco è pensata appositamente per lo spazio del Teatro Accademico, arricchita dall’installazione dell’Organo di Luce, ispirato alle lampade teatrali di Leonardo Da Vinci. Nel tempo necessario ad accendere e spegnere l’organo, gli spettatori assisteranno alla proiezione di forme luminose e colori tremanti, in dialogo con un testo in cuffia dedicato al rapporto tra luce e voce.
Una creazione site specific
Lo spettacolo, scritto, diretto e interpretato da Claudia Fabris, si inserisce nel progetto culturale che porta la firma di Cristina Palumbo, direttrice artistica di Centorizzonti, e dell’associazione Echidna.
La parte video è curata da Giuseppe Valentino, che ha documentato le precedenti versioni messe in scena a Bitonto nel 2024. Lì, il lavoro di Fabris aveva già suscitato grande interesse per la capacità di trasformare uno spazio teatrale in un’esperienza multisensoriale.
Un percorso che conferma l’importanza di investire in progetti innovativi e sperimentali, capaci di dialogare con il pubblico contemporaneo e di intrecciarsi con le diverse anime culturali del Nordest, così come avviene anche in manifestazioni parallele come la Sport Week Valecenter di Marcon (scopri qui).
Un progetto condiviso con il territorio
Centorizzonti 2025 continua a farsi laboratorio culturale diffuso, grazie al coinvolgimento di 14 Comuni tra Treviso e Vicenza. Un’iniziativa che dimostra come la cultura possa diventare strumento di collaborazione tra istituzioni e comunità locali, valorizzando sia i grandi teatri che i centri più piccoli.
Il percorso proseguirà nelle prossime settimane con spettacoli, incontri e prime regionali, consolidando un calendario che mette in rete esperienze artistiche e patrimoni culturali.
Un impegno che si affianca ad altre progettualità in corso nella regione, come i festival e le attività dedicate alla promozione culturale sostenute dalla Regione FVG e dal Veneto (approfondisci qui).