Affacciandosi dalla pista a sbalzo sulla laguna più lunga d’Europa si potrà ammirare da questo fine settimana “Lagoon Nativity”, il presepe in acqua realizzato dal Comune di Cavallino-Treporti con l’artista locale Francesco Orazio e la Somfer srl.
L’opera è unica: da Ca’ Ballarin a Ca’ Savio più di 180 statue in compensato marino rappresenteranno la natività. Un lungo presepe sull’acqua composto dai villaggi e i suoi protagonisti, la capanna con Maria e Giuseppe, il bue e l’asinello, i re magi in cammino che, come anticipato dallo stesso artista, saranno avvicinati alla capanna di Gesù bambino per l’epifania.
«Quella del presepe è una tradizione che ho sempre sentito mia fin da bambino. Mi è sempre piaciuto realizzarlo. A casa ne ho una quindicina e da quasi dieci anni creo quest’opera d’arte nella Laguna del Pordelio – racconta Francesco Orazio, cittadino di Cavallino-Treporti -. È iniziata la collaborazione con il Comune per poter riprodurre la natività lungo il canale di via Pordelio, da Ca’ Ballarin a Ca’ Savio. Una sfida che ho accettato coinvolgendo anche in questa occasione gli amici della Somfer per creare le statue e posarle negli specchi d’acqua».
Una tradizione ormai consolidata per i cittadini di Cavallino-Treporti, attesa proprio per la sua particolarità di essere ammirata nel luogo che più li caratterizza: la laguna, una delle tre acque che bagna il litorale veneto.
«Siamo contenti che i nostri concittadini abbiano colto la sfida di realizzare la natività lungo quasi tutta la pista ciclabile a sbalzo, nell’anno in cui si celebra l’ottavo centenario della prima rappresentazione del presepe di San Francesco – aggiunge la sindaca Roberta Nesto -. Un’opera che mette in luce anche il nostro legame con il Santo, nostro patrono, e i valori dell’identità cristiana della nostra comunità. Un momento che condivideremo sabato 2 dicembre, alle 14.30, assieme ai nostri parroci, alle autorità e ai concittadini presenti».
Sempre nella Laguna di Cavallino-Treporti, in questi giorni due associazioni stanno ultimando i presepi: quello del Borgo di Lio Piccolo sarà posato nello specchio d’acqua di fronte al Borgo del XVIII secolo, mentre quello della Remiera Cavallino sarà posizionato di fronte alla terrazza panoramica sulla Laguna veneziana in piazza S.M. Elisabetta.
«La nostra comunità sta dimostrando di voler mantenere vive le nostre radici, le nostre tradizioni e i valori che il presepe rappresenta. Lo scorso anno abbiamo raccolto nel progetto “L’arte del presepe” le testimonianze di alcuni cittadini che realizzano, nelle loro case o nei giardini, presepi unici e molto particolari, visitabili da tutti coloro che vogliono conoscere l’arte che si unisce alla storia di queste famiglie – conclude l’assessore alla cultura Alberto Ballarin -. Un percorso che racchiude la passione e la voglia di riscoprire la tradizione della nostra comunità e i tanti presepi presenti nel litorale, che si conclude con un appuntamento unico in tutta la Costa veneta, il Presepe Vivente di Artiano Bodi che, con la famiglia e l’associazione Usi e Costumi, organizza da trent’anni, ricreando la natività con oltre sessanta figuranti».
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