Svolta in Venezuela: liberato Castro, cresce l’attesa e la speranza per il veneziano Trentini

Castro libero in Venezuela, ma Trentini resta in carcere: cresce l’attesa per novità concrete.

17 novembre 2025 09:11
Svolta in Venezuela: liberato Castro, cresce l’attesa e la speranza per il veneziano Trentini -
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VENEZIA – Una svolta inattesa arriva dal penitenziario venezuelano di El Rodeo, dove ieri il cittadino francese Camilo Castro ha riottenuto la libertà dopo mesi di detenzione senza accuse formali. La notizia, giunta improvvisa, ha immediatamente acceso l’attenzione sulla situazione di Alberto Trentini, cooperatore italiano di 46 anni, che si trova nello stesso carcere da oltre un anno. E mentre la liberazione di Castro porta un primo spiraglio positivo, al Lido – dove Trentini è ben conosciuto – la preoccupazione continua a crescere.

Un rilascio che accende nuove aspettative

Castro era detenuto dal 26 giugno scorso, in una condizione giudicata da molte organizzazioni come arbitraria. Amnesty International aveva più volte denunciato apertamente la gestione del suo caso, evidenziando il rischio concreto che cooperanti e volontari venissero utilizzati come ostaggi politici, privati della libertà senza motivazioni chiare né trasparenza.

Il suo rilascio rappresenta dunque un passo significativo, un segnale che potrebbe aprire la strada ad altri provvedimenti simili. Tuttavia, l’assenza di una decisione parallela per Alberto Trentini ha immediatamente generato nuove domande e accresciuto l’inquietudine.

Il caso Trentini e un’attesa che supera l’anno

Trentini si trova nel carcere venezuelano dal 15 novembre 2024: sono già passati 367 giorni senza un capo d’accusa, senza un processo e senza una spiegazione ufficiale. Un limbo giudiziario che, con il passare dei mesi, è diventato sempre più difficile da comprendere e da sopportare per amici, colleghi e familiari.

La liberazione di una persona nella sua stessa situazione, all’interno dello stesso luogo di detenzione, ha riacceso inevitabilmente speranze ma anche timori. Se per Castro è arrivata una svolta, perché non per Alberto? Quali dinamiche stanno rallentando una decisione che appare ormai urgente?

La comunità del Lido tra speranza e timore

Al Lido, dove Alberto ha costruito relazioni profonde, l’emozione per la notizia di Castro è stata immediatamente accompagnata da un’ondata di ansia. La comunità locale continua a mobilitarsi, sperando che la diplomazia internazionale riesca a ottenere quanto prima una soluzione anche per Trentini.

Il timore più forte è che la liberazione di un solo detenuto possa indicare una gestione selettiva e imprevedibile dei casi. E questo, inevitabilmente, alimenta l’apprensione di chi ogni giorno attende novità che possano finalmente riportarlo a casa.

Pressioni, diplomazia e un’attesa che pesa

Dopo il rilascio di Castro, cresce la consapevolezza che una porta può essersi aperta. Tuttavia, la mancanza di segnali concreti per Trentini rende l’attesa ancora più snervante. Amici e familiari rinnovano gli appelli affinché si intensifichino le pressioni diplomatiche e si faccia chiarezza sulla sua situazione.

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