Un grande ritorno a Treviso con la nuova produzione di Carmen

A Treviso debutta la nuova Carmen con regia Tonon, cast under 35 e accessibilità digitale.

28 novembre 2025 17:00
Un grande ritorno a Treviso con la nuova produzione di Carmen -
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TREVISO- Cresce l’attesa per uno degli appuntamenti più significativi della stagione lirica, un ritorno che assume un valore speciale nel panorama culturale nazionale. Nel 150° anniversario della prima esecuzione e della scomparsa del suo autore, il capolavoro di Georges Bizet torna sul palcoscenico del Teatro Mario Del Monaco con un nuovo allestimento che segna un debutto nazionale particolarmente atteso. La produzione, curata nel dettaglio dalla regia di Filippo Tonon, andrà in scena venerdì 5 e domenica 7 dicembre, anticipata da un’anteprima dedicata alle scuole prevista per il 3 dicembre.

La stagione 25/26, dopo l’ottimo riscontro ottenuto con “Così fan tutte”, prosegue dunque con una delle opere più amate e rappresentate al mondo, rinnovata nella forma e nello spirito grazie a una collaborazione istituzionale di grande rilievo che coinvolge il Comune di Treviso, il Teatro Verdi di Padova, il Teatro Sociale di Rovigo, la Fondazione Teatro di Pisa e la Fondazione Rete Lirica delle Marche. È la prima volta che il Teatro Del Monaco realizza una coproduzione con l’intera rete, un passo importante nella prospettiva di una programmazione capace di unire tradizione e innovazione.

Cast giovane e direzione musicale di livello internazionale

Sul podio dell’Orchestra di Padova e del Veneto ci sarà il maestro Marco Angius, direttore apprezzato per precisione, sensibilità e attenzione drammaturgica. A guidare le voci corali saranno i maestri Alberto Pelosin per il Coro Lirico Veneto e Francesco Toso per il Coro di Voci Bianche del Teatro Sociale di Rovigo.

Il cast in scena rappresenta un punto di forza della produzione: una compagnia composta quasi interamente da interpreti under 35, molti dei quali già affermati sui palcoscenici europei. La protagonista, Caterina Piva, vestirà i panni di Carmen, portando sul palco una figura intensa, complessa e moderna. Nel ruolo di Don José si alterneranno i tenori Jean-François Borras e Paolo Fanale, mentre il soprano trevigiano Francesca Dotto interpreterà Micaëla con la raffinatezza che la contraddistingue.

Accanto a loro, Claudio Sgura sarà Escamillo, figura chiave della vicenda, e Angelica Disanto interpreterà Frasquita. A completare la compagnia: Eleonora Filipponi (Mercédès), vincitrice dell’ultima edizione del concorso Toti Dal Monte, William Hernandez (Dancairo), Roberto Covatta (Remendado), Alessandro Ravasio (Zuniga) e Said Gobechiya (Moralès).

Accessibilità aumentata tra sovratitoli e tecnologia digitale

Per rendere lo spettacolo più fruibile, la nuova produzione proporrà sovratitoli in doppia lingua, italiano e inglese. Una scelta che amplia il pubblico, rendendo l’opera accessibile anche ai visitatori stranieri e agli spettatori alle prime esperienze liriche.

Novità particolarmente rilevante è inoltre l’integrazione dell’app “Lyri”, che consente di seguire in multitlingua, tramite smartphone o tablet, libretto e trama in tempo reale. Un modo per avvicinare nuovi pubblici e per trasformare strumenti di uso quotidiano in vere e proprie risorse culturali.

Un ritorno storico dopo 19 anni e un’eredità artistica da celebrare

La nuova produzione arriva a 19 anni dall’ultima “Carmen” rappresentata a Treviso, risalente al 2006. Nella storia del Teatro Mario Del Monaco rimane memorabile l’edizione del 1995, diretta da Peter Maag con la regia di Hugo De Ana, che vide protagonisti i vincitori della Bottega-Concorso “Toti dal Monte”.

“Carmen”, presentata per la prima volta a Parigi il 3 marzo 1875, fu accolta inizialmente con freddezza. Un fallimento che ebbe ripercussioni profonde sulla vita di Bizet: colpito da un infarto, morì il 3 giugno 1875, appena tre mesi dopo la prima, senza poter assistere alla straordinaria fortuna che l’opera avrebbe conquistato nel mondo. Oggi è tra i titoli più rappresentati, simbolo di una modernità drammatica ancora viva.

Una visione registica radicata nella realtà storica

Il regista Filippo Tonon, che firma anche scene e costumi, ha scelto di ambientare l’opera nel periodo della Seconda Rivoluzione Industriale, tra il 1870 e il 1880: un’epoca di cambiamenti profondi, che influenzò la vita quotidiana e il modo di lavorare nelle comunità europee.

Tonon sottolinea come questa scelta permetta di raccontare una Carmen più concreta, terrena e materica, più vicina alle tensioni sociali e al contesto umano che circondava la composizione dell’opera. Una donna che si confronta con il lavoro, con le difficoltà del vivere, con il desiderio di autodeterminazione. Una figura emancipata e insieme vittima della violenza che segna il suo destino, ponendo al centro temi oggi più attuali che mai.

Incontri di approfondimento con Oltre la scena

Ad arricchire l’esperienza degli spettacoli del 5 e 7 dicembre, rispettivamente alle 19.15 e 15.15, nel Ridotto del Teatro si terrà un incontro introduttivo della rassegna “Oltre la scena”, un ciclo curato da Elena Filini. Un approfondimento storico e musicale utile per accompagnare gli spettatori alla comprensione delle dinamiche che rendono “Carmen” un’opera dirompente, capace di rompere gli schemi dell’opéra-comique e anticipare il verismo e il teatro borghese di fine Ottocento.

Informazioni e biglietti

“Carmen” andrà in scena venerdì 5 dicembre alle 20 e domenica 7 dicembre alle 16, con anteprima per le scuole mercoledì 3 alle 18.

I biglietti sono disponibili presso la biglietteria del Teatro Mario Del Monaco e online sul sito ufficiale del Teatro Stabile del Veneto.


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