Spacciava in città a Caorle: 36enne straniero arrestato, aveva cocaina e 2.290 euro in contanti

Caorle, 36enne arrestato: sequestrati 7 dosi di cocaina, 2.290 euro, bilancino e materiale per il confezionamento. Indagini in corso.

23 agosto 2025 14:44
Spacciava in città a Caorle: 36enne straniero arrestato, aveva cocaina e 2.290 euro in contanti -
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CAORLE (VENEZIA) – Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di Caorle hanno arrestato un 36enne, straniero e senza fissa dimora, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo è stato fermato durante un servizio di controllo sul territorio e, dopo gli accertamenti, messo a disposizione dell’Autorità giudiziaria di Pordenone per la convalida.

Il controllo in strada: l’innesco dell’operazione

Durante un pattugliamento, i militari hanno notato il 36enne aggirarsi con atteggiamento sospetto in una via pubblica. Fermato per l’identificazione, è stato sottoposto a perquisizione personale: nelle tasche sono stati trovati 390 euro in contanti suddivisi in banconote di piccolo taglio.

Dalla persona all’alloggio: perquisizione estesa

Gli accertamenti sono stati estesi all’abitazione in suo uso. All’interno, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato:

  • sette dosi di cocaina già confezionate e pronte alla cessione;
  • un bilancino di precisione;
  • materiale per il confezionamento (bustine e ritagli);
  • 1.900 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita.

La somma complessiva sequestrata ammonta a 2.290 euro.

Arresto, sequestro e contestazioni

Concluse le operazioni, l’uomo è stato condotto in caserma e dichiarato in stato di arresto per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro penale. Le dosi saranno inviate ai laboratori competenti per le analisi qualitative e quantitative.

Cosa succede ora

  • il fascicolo è stato trasmesso alla Procura per la richiesta di convalida dell’arresto;
  • il giudice potrà valutare l’eventuale misura cautelare (obbligo di firma, divieto di dimora, custodia, ecc.) in base agli atti;
  • proseguiranno gli accertamenti per ricostruire provenienza del denaro, canali di approvvigionamento e rete di contatti.

Presunzione di innocenza

Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari. L’indagato è da considerarsi non colpevole fino a sentenza definitiva. I Carabinieri ricordano che ogni responsabilità penale sarà accertata nelle sedi opportune.

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