Rinchiusa a chiave in aula a soli 5 anni: la famiglia denuncia la scuola

Scuola parrocchiale di Mestre sotto accusa. Indagini in corso da parte della Procura di Venezia

08 ottobre 2025 15:59
Rinchiusa a chiave in aula a soli 5 anni: la famiglia denuncia la scuola -
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MESTRE (VENEZIA) - Una bambina di cinque anni sarebbe stata rinchiusa da sola in una stanza per circa venti minuti come punizione dopo un episodio di disobbedienza.

È quanto emerge dalla denuncia presentata dai genitori della bimba, che ha portato all’apertura di un’inchiesta da parte della Procura di Venezia.

Rinchiusa in un'aula sola per 20 minuti

Secondo il racconto dei famigliari, l’episodio si sarebbe verificato lo scorso 16 maggio, all’interno di una scuola materna parrocchiale di Mestre. La piccola, che ora frequenta il primo anno della primaria, sarebbe stata chiusa a chiave in un’aula, lasciata completamente sola per un periodo stimato in venti minuti, come presunta misura disciplinare.

Il padre della bambina ha dichiarato di aver cercato un confronto diretto con la direzione dell’istituto e con il parroco responsabile, ma senza ottenere chiarimenti.

Abbiamo chiesto spiegazioni, ma nessuno ci ha voluto rispondere. Si è rotto il rapporto di fiducia”, ha affermato l’uomo, annunciando la decisione di affidarsi a uno studio legale specializzato per la tutela dei diritti della figlia.

Le ipotesi di reato e il ruolo della scuola

La querela è stata depositata presso la Procura di Venezia dallo studio legale che rappresenta la famiglia. Nel documento vengono ipotizzati reati che vanno dall’abuso dei mezzi di correzione fino al sequestro di persona, ma sarà il magistrato incaricato a stabilire l’esatta qualificazione dei fatti.

Al momento, dalla parrocchia e dalla Fism – la Federazione italiana delle scuole materne, alla quale l’istituto è affiliato – non sono giunti commenti ufficiali.

Altri episodi analoghi

Nel testo della denuncia sarebbero citati anche altri due episodi, di entità minore, che avrebbero coinvolto altri bambini nello stesso anno scolastico. La situazione sarebbe emersa pubblicamente solo in estate, quando il parroco ha convocato una riunione con i genitori per affrontare i dubbi e le voci che stavano circolando sull’istituto.

Secondo alcune fonti interne, la vicenda sarebbe emersa dopo che un’insegnante aveva deciso di lasciare la scuola, consegnando al parroco una memoria scritta nella quale sarebbero stati descritti alcuni comportamenti problematici avvenuti in classe.

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