Auronzo di Cadore, successo per la mostra “All’alba delle Tre Cime – I dinosauri”: oltre 7 mila visitatori

Auronzo di Cadore, successo per la mostra “All’alba delle Tre Cime – I dinosauri”: oltre 7 mila visitatori

22 settembre 2025 10:03
Auronzo di Cadore, successo per la mostra “All’alba delle Tre Cime – I dinosauri”: oltre 7 mila visitatori -
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AURONZO DI CADORE (BELLUNO) – Con la chiusura di domenica 21 settembre si è conclusa l’esperienza estiva di “All’alba delle Tre Cime – I dinosauri”, la mostra diffusa che ha trasformato Auronzo e il suo territorio in una vera e propria “terra giurassica”, attirando migliaia di visitatori da tutta Italia e dall’estero.

L’iniziativa, inaugurata il 14 giugno e promossa dal Comune di Auronzo di Cadore insieme alla Magnifica Comunità di Cadore e al Comune di Danta di Cadore, ha registrato un bilancio oltre le aspettative: oltre 7.000 presenze al Museo di Palazzo Corte Metto e molte di più nelle aree all’aperto, lungo il lago e nei rifugi delle Tre Cime di Lavaredo.

Un percorso diffuso tra museo e natura

Il progetto ha saputo integrare scienza, spettacolo e valorizzazione del territorio. Sul lungolago i visitatori hanno potuto incontrare sette dinosauri a grandezza reale, affiancati dalle ricostruzioni posizionate al Museo e in altre zone strategiche per un totale di una ventina di esemplari.
Al Museo di Palazzo Corte Metto, la sezione naturalistica ha dialogato con i fossili provenienti dalla Collezione Bruno Berti e dal prestito della Fondazione Ligabue, custoditi presso il Museo “Le Radici della Vita” di Danta di Cadore, partner del progetto. Nei rifugi Auronzo, Lavaredo e Locatelli i pannelli tematici hanno permesso di approfondire le scoperte locali, mentre l’imponente Allosauro esposto in quota ha offerto uno scenario spettacolare.

L’effetto wow e il legame con il territorio

Determinante è stato il cosiddetto “effetto wow”: trovarsi faccia a faccia con dinosauri iperrealistici ha emozionato adulti e bambini, mentre il collegamento con il territorio ha reso l’esperienza unica. Le orme fossili visibili lungo il giro dei tre rifugi hanno rafforzato il legame tra natura, storia e divulgazione. Non è mancato il richiamo alle grandi produzioni cinematografiche: da Jurassic Park a Jurassic World Dominion, girato in parte proprio ad Auronzo, che ha reso ancora più suggestiva l’atmosfera.

Incontri e attività collaterali

Ad arricchire l’estate anche un fitto programma di iniziative: dall’incontro con il paleontologo Simone Maganuco, che ha dialogato con i ragazzi delle scuole di Auronzo, alle visite guidate “L’esperto al museo” curate da Diego Battiston, operatore museale della Magnifica Comunità di Cadore. Proprio il successo di queste attività ha spinto gli organizzatori a prorogare la mostra di due settimane rispetto alla chiusura inizialmente prevista il 7 settembre.

Il commento dell’amministrazione

«Siamo molto soddisfatti dell’accoglienza che la mostra ha ottenuto – ha commentato Anna Zandegiacomo De Zorzi, consigliere con delega alla cultura –. È stata una sfida vinta, che dimostra come la montagna possa proporre chiavi di lettura nuove e coinvolgenti. Un risultato reso possibile grazie a un grande lavoro di squadra e al supporto di professionisti che hanno unito rigore scientifico e capacità divulgativa».

Un’estate ricca di cultura ad Auronzo

Accanto alla mostra, Auronzo ha vissuto un’estate densa di proposte culturali: dalla rassegna alpinistica “AlTre storie… sotto le Cime”, ideata da Nicola Bombassei e Luca Calvi con il Consorzio turistico Tre Cime Dolomiti, agli incontri di storia locale con il professor Walter Musizza. Spazio anche all’approfondimento con Don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio nazionale CEI per i problemi sociali e il lavoro, che ha presentato il libro Dare un’anima alla politica (San Paolo, 2024).
Molto apprezzata anche la tradizionale Ex tempore di scultura, che quest’anno ha visto dieci artisti cimentarsi sul tema “Legno e Ghiaccio: l’arte incontra le Olimpiadi”.

Una sfida vinta

La mostra “All’alba delle Tre Cime – I dinosauri” ha dimostrato come il territorio montano possa diventare palcoscenico ideale per iniziative di grande richiamo, capaci di unire divulgazione scientifica, turismo ed emozioni. Un’estate “giurassica” che ha lasciato il segno e che potrebbe aprire la strada a nuove esperienze per il futuro culturale e turistico di Auronzo di Cadore

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