Padova accoglie Anna Negri: “Toni, mio padre”, un viaggio tra memoria e rivoluzione

Anna Negri presenta “Toni, mio padre”, un film intimo e politico dedicato al filosofo Toni Negri, in sala il 10, 11 e 12 novembre.

30 ottobre 2025 10:30
Padova accoglie Anna Negri: “Toni, mio padre”, un viaggio tra memoria e rivoluzione -
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PADOVA – Sarà una serata speciale quella del 30 ottobre al Cinema Lux, dove il pubblico potrà assistere alla proiezione di “Toni, mio padre”, alla presenza della regista Anna Negri. Un evento unico che anticipa l’uscita nazionale del film, distribuito da Wanted Cinema e in programmazione nelle sale italiane solo il 10, 11 e 12 novembre.

Un racconto tra memoria privata e storia collettiva

Il film, presentato in anteprima mondiale alle Giornate degli Autori alla Mostra del Cinema di Venezia, è un viaggio intimo e commovente tra una figlia e suo padre: Toni Negri, il celebre filosofo e pensatore politico, protagonista della contestazione degli anni ’70.

Con “Toni, mio padre”, Anna Negri sceglie di esplorare le radici di una storia familiare segnata da ferite e distanze, ma anche di riconciliazione e affetto. Il documentario fonde memoria personale e memoria collettiva, mostrando la complessità di una figura che ha influenzato profondamente la cultura e la politica italiana.

La vita di un uomo attraversata dalla storia

Quando Anna aveva solo 14 anni, il padre fu arrestato con l’accusa di essere il capo occulto del terrorismo italiano, una vicenda che sconvolse l’intera famiglia. Dopo quattro anni di carcere e quindici di esilio, Toni Negri venne prosciolto, ricostruendo la sua vita e la sua carriera accademica, fino a diventare un pensatore di fama mondiale, soprattutto dopo la pubblicazione del celebre saggio Impero nel 2000.

Dietro la notorietà e le battaglie ideologiche si cela però una frattura privata e profonda, che la regista affronta con sguardo lucido e insieme tenero. Il film diventa così un ritratto intimo, dove la dimensione politica si intreccia con quella familiare, in un continuo scambio tra affetti, ideali e conflitti generazionali.

Tra Venezia, Sardegna e Parigi: un percorso di riconciliazione

Girato tra Venezia, la Sardegna e Parigi, il documentario intreccia immagini d’archivio, filmati Super8, interviste e fotografie di famiglia, componendo un mosaico di memoria e verità. Ogni sequenza è una tessera del dialogo emotivo tra padre e figlia, dove biografia e autobiografia si fondono in un racconto denso di riflessioni e di umanità.

Negli ultimi mesi di vita di Toni, Anna lo accompagna in un viaggio che è anche una riconciliazione tardiva. Davanti alla macchina da presa, si riaprono domande e si sciolgono nodi rimasti sospesi per decenni: il rapporto tra ideali politici e vita quotidiana, tra etica e violenza, tra sconfitta e rinascita.

Le parole della regista: un film tra politica e sentimento

Ho voluto raccontare una vita attraversata dalla Storia, cercando i tratti essenziali di una mentalità rivoluzionaria – spiega Anna Negri –. Ma al centro resta la relazione tra padre e figlia, un punto d’incontro da cui emergono conflitti universali e intimi allo stesso tempo.”

Con questo film, la regista torna al documentario d’autore, dopo esperienze importanti come In principio erano le mutande (Forum di Berlino 1999), Riprendimi (Sundance 2008) e le serie Netflix Baby e Luna Park. “Toni, mio padre” rappresenta un ritorno alle origini, un’opera che unisce cinema politico e introspezione personale.

Premi, produzione e distribuzione

Prodotto da MIR Cinematografica, Videa Group e Mediaart, in collaborazione con Home Movies, AAMOD e Lab 80 Film, il film ha già conquistato importanti riconoscimenti:

  • Premio Valentina Pedicini – Premio Solinas 2021

  • Premio FIPADOC al Bio2B Biografilm Festival 2023

  • Premio Ateliers/MFN 2024

Un percorso di successo che conferma la forza narrativa e la sensibilità artistica di Anna Negri, capace di trasformare un’esperienza personale in un racconto universale.

Venezia, l’ultimo incontro tra padre e figlia

Nel cuore del film, c’è un ritorno simbolico: Anna e Toni si ritrovano a Venezia, la città dove lei è nata e dove riposa sua madre. Un luogo che diventa scenario dell’addio e, insieme, di una nuova intimità. Di fronte alla telecamera di un amico, i due condividono momenti di silenzio, sguardi e parole misurate, in un incontro che restituisce profondità e poesia alla memoria.

Toni Negri sa che è l’ultima volta che vedrà la sua città. Morirà sei mesi dopo. Ma in quelle immagini rimane la testimonianza viva di un legame ritrovato, di una storia familiare che, attraverso il cinema, diventa specchio di un’epoca e delle sue contraddizioni.

Un film che non è solo un omaggio, ma un atto d’amore e di verità, capace di raccontare l’uomo dietro il pensatore, il padre dietro il mito, e la figlia che, con sguardo sincero, prova a ricomporre i frammenti di una vita attraversata dalla Storia.

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