“Alice inCONtra Pollicino”: educare al rispetto e prevenire la violenza di genere in Friuli
“Alice inCONtra Pollicino” promuove l’educazione al rispetto e la prevenzione della violenza di genere nelle scuole e comunità del Friuli Venezia Giulia.


CONEGLIANO – La parola “Rispetto”, scelta dall’Istituto Treccani come termine dell’anno 2024, diventa il cuore pulsante del progetto “Alice inCONtra Pollicino – L’Anello di Accrescimento”, una iniziativa educativa che prosegue e amplia l’esperienza di “Alice inCONtra Pollicino”, attiva dal 2019 nelle scuole primarie di 28 Comuni del Distretto di Pieve di Soligo.
Crescere insieme nel rispetto e nell’inclusione
Ispirato ai personaggi di Alice e Pollicino, simboli di mondi fantastici e di crescita, il progetto punta a costruire una rete di relazioni solidali e di supporto contro la solitudine e le fragilità umane. L’“Anello di Accrescimento” rappresenta proprio questo: un legame continuo che si rinnova attraverso esperienze condivise, creando comunità consapevoli dove rispetto, inclusione e relazioni sane sono la norma.
Un approccio educativo ampio e articolato
Il progetto coinvolge bambini di 10-11 anni della quinta primaria, neogenitori, insegnanti, allenatori sportivi e adulti di riferimento in contesti educativi e sociali per minori fino a 17 anni. Nato dall’esperienza di “Nel mondo di Alice” (2015), “Alice inCONtra Pollicino – L’Anello di Accrescimento” è stato selezionato nel 2022 al terzo posto tra oltre 500 progetti nel bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità, ottenendo un finanziamento di 114.150 euro.
Prevenzione della violenza di genere e cambiamento culturale
Il progetto si basa sull’idea che la prevenzione della violenza di genere debba essere un impegno continuo e condiviso, coinvolgendo educazione, formazione degli adulti e partecipazione attiva della comunità. Tra gli obiettivi principali vi sono:
- Promuovere consapevolezza sulla violenza di genere rivolgendosi in particolare agli adulti con ruoli educativi;
- Intervenire nella scuola primaria per sviluppare competenze emotive, relazionali e comunicative nei bambini, contrastando stereotipi legati a gelosia, possessività e dominanza;
- Fornire strumenti educativi su affettività, sessualità e cittadinanza digitale per genitori e adulti di riferimento;
- Costruire una rete educativa territoriale integrata e stabile, in collaborazione con scuole, servizi sociali, associazioni e istituzioni;
- Sensibilizzare la cittadinanza verso linguaggi e comportamenti rispettosi e inclusivi.
Impegno e continuità
Fiorenzo Fantinel, presidente di Fondazione di Comunità, ha sottolineato l’importanza del finanziamento ottenuto e il valore dell’impegno costante sul tema della violenza di genere. Anche la vicepresidente Giulia Scapol ha evidenziato la forza di un percorso che vuole generare un cambiamento culturale duraturo sul territorio.