Il primo maggio è scattata l’entrata in vigore delle nuove regole sulle misure anti-Covid. A livello nazionale, il Ministero della Salute ha deciso di allentare la stretta, confermando l’utilizzo delle mascherine nelle strutture socio-sanitarie e ospedaliere dove sono presenti soggetti fragili e anziani fino al 31 dicembre. Tuttavia, la decisione finale sulle altre aree è stata lasciata ai dirigenti sanitari dei singoli territori. Nel Veneto, sembra profilarsi una linea di massima prudenza.
L’azienda ospedaliera di Padova ha deciso di prescrivere l’obbligo delle mascherine praticamente ovunque, così come l’ULSS 2 Marca Trevigiana ha prorogato l’uso dei dispositivi. Inoltre, nella metà della settimana scorsa erano emerse indiscrezioni sull’alleggerimento delle regole da parte del Governo, ma non erano ancora stati emanati provvedimenti fino a venerdì mattina.
L’ordinanza del Ministro della Salute
All’ora di pranzo del 28 aprile, il ministro Orazio Schillaci ha firmato l’ordinanza che ha sancito l’obbligo di utilizzare le mascherine nelle strutture sanitarie per i lavoratori, gli utenti e i visitatori, specialmente in quelli che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi e in quelli delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative e le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti.
Per quanto riguarda gli altri reparti e le sale d’attesa, è stata concessa la discrezionalità di scelta ai direttori sanitari, che possono disporne l’uso anche per tutti coloro che presentino sintomatologia respiratoria.
Le disposizioni dell’azienda ospedaliera di Padova
Michele Tessarin, dell’azienda ospedaliera di Padova, ha aggiornato le disposizioni appena ricevute dalla Regione e ha stabilito che è obbligatorio indossare le mascherine a tutti gli operatori, gli utenti e i visitatori all’interno di tutti i reparti di degenza, Pronto Soccorso e all’interno degli ambulatori. Inoltre, anche negli altri spazi ospedalieri, la mascherina deve essere utilizzata “in ogni contesto qualora in presenza di sintomatologia respiratoria”.
Il policlinico universitario ha mantenuto l’obbligo dei tamponi diagnostici in caso di ricovero urgente o programmato e in tutti i casi in cui, a giudizio del medico curante, sia necessario effettuarli per diagnosi differenziale o a scopo di tracciamento e sorveglianza, anche se l’ordinanza ministeriale parla dei test solo per l’accesso al Pronto soccorso.
Le disposizioni delle altre province
Dopo l’attesa iniziale, l’obbligo delle mascherine è stato ribadito dappertutto dall’ULSS 2 Marca Trevigiana, mentre nell’ULSS 3 Serenissima i dipendenti erano in attesa di comunicazioni. I medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta saranno invece liberi di definire le regole nei propri ambulatori.
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