È partito oggi, presso il Liceo Scientifico Da Vinci di Treviso, il progetto “Ogni dono è un nodo”, promosso da AIL Treviso in collaborazione con altre realtà a livello nazionale, nell’ambito di un’iniziativa educativa che si concentra sulla salute e sulla cultura del volontariato. Il programma, rivolto a 30 studenti delle classi terze, ha come obiettivo principale quello di sensibilizzare i ragazzi sui temi della donazione di sangue e midollo osseo, utilizzando il metodo innovativo della peer education per favorire una maggiore consapevolezza sui comportamenti salutari e sugli stili di vita.
Il valore dell’educazione alla solidarietà
AIL (Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma) ha da sempre dedicato particolare attenzione al mondo della scuola, riconoscendo l’importanza cruciale che ha nella formazione di cittadini responsabili e consapevoli. In questo contesto, il progetto “Ogni dono è un nodo” si articola in due fasi principali: una fase educativa, che coinvolgerà direttamente gli studenti, e una successiva attività di sensibilizzazione che li vedrà protagonisti attivi nel promuovere il messaggio della donazione di sangue e di cellule staminali. Grazie a questo approccio, AIL punta a moltiplicare l’impatto del messaggio solidale, formando i ragazzi come veri e propri “peer educator”.
Il programma e il team educativo
Il percorso formativo prevede sei incontri per un totale di 18 ore, durante i quali gli studenti saranno supportati da un’équipe di esperti: oltre a un educatore e a una psicologa (dott.ssa Simona Martucci), saranno presenti anche un’insegnante (Annarosa Barbisan), un tutor d’aula (Elisa Gatto) e diversi professionisti dell’Ulss 2, tra cui ematologi, trapiantologi, biologi e dietologi. Ad affiancare il gruppo ci saranno anche esperti di comunicazione e volontari AIL che avranno il compito di formare gli studenti affinché possano, a loro volta, diffondere il messaggio di solidarietà nella propria scuola. Il fine ultimo del progetto è sensibilizzare i giovani sulle tematiche della donazione e coinvolgerli attivamente in campagne di raccolta fondi, come la prossima iniziativa “Uova di Pasqua” per AIL.
La partnership tra scuola e volontariato
«Portare il volontariato nelle scuole significa investire nel futuro della nostra comunità, stimolando i giovani al senso di responsabilità e al valore del dono» – ha dichiarato Sergio Leonardi, Presidente di AIL Treviso, che ricopre anche il ruolo di educatore nel progetto. «Con questo programma, attivo già in dieci città italiane, vogliamo dare agli studenti un’opportunità concreta per comprendere il significato della solidarietà e dell’aiuto reciproco. La peer education rende il messaggio ancora più efficace e coinvolgente, poiché i giovani apprendono meglio dai propri coetanei.»
Un’opportunità di crescita per gli studenti
Anche il Dirigente scolastico del Liceo Da Vinci, Mario Dalle Carbonare, ha sottolineato l’importanza di questo progetto nel contesto dell’indirizzo biomedico: «La collaborazione con AIL rappresenta un’importante occasione di confronto con il mondo della ricerca medica e del volontariato. Gli studenti possono così arricchire il proprio percorso formativo in ambito biomedico e, allo stesso tempo, entrare in contatto con temi legati alla relazione medico-paziente, amplificando le loro conoscenze in vista di una futura carriera nel settore sanitario.»
Concludendo, il progetto “Ogni dono è un nodo” rappresenta un’importante iniziativa educativa che non solo sensibilizza i giovani sui temi della donazione, ma li prepara anche a diventare protagonisti di un cambiamento positivo nella loro comunità, utilizzando la forza della peer education e del volontariato.
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