Saranno celebrati venerdì 13 gennaio 2023, alle ore 15, nel duomo di San Donà di Piave, la città dove risiedeva con la sua famiglia, i funerali di Mariachiara Guida, la giovane di appena vent’anni rimasta vittima con il ventitreenne Alessandro Polato del terribile incidente successo domenica sera in via Lungo Piave Superiore, sempre a San Donà: com’è tristemente noto, la Seat Ibiza in cui i due incolpevoli giovani erano trasportati, condotta da un loro amico coetaneo e a bordo della quale si trovavano altri due ragazzi, è uscita di strada rimanendo infilzata sul guardrail.
Il Pubblico Ministero della Procura di Venezia titolare del relativo procedimento penale per omicidio stradale in capo al conducente dell’auto, il dott. Stefano Buccini, non ha ritenuto necessario disporre l’autopsia sulle salme, essendo chiaro che il loro decesso è stato dovuto unicamente ai gravissimi politraumi conseguenti al sinistro, e ha rilasciato il nulla osta per la sepoltura consentendo così ai familiari di Mariachiara di fissare la data dell’estremo saluto, che ovviamente sarà partecipassimo.
Una cerimonia che però il papà, la mamma, il fratello e i nonni della giovane, chiusi in un dolore immenso, vogliono poter vivere nella massima intimità della loro famiglia e delle persone che volevano bene alla loro cara, chiedendo rispetto e riserbo anche ai media. Al riguardo, i congiunti della ragazza sono rimasti amareggiati e prendono le distanze da tante delle cose scritte in questi giorni su Mariachiara, che loro non hanno mai detto, da dichiarazioni rese da terzi o da associazioni, così come non si sbilanciano sull’incidente, sulle cause e le responsabilità, certi che l’autorità giudiziaria farà piena luce sui fatti: per essere assistiti, attraverso il responsabile della sede di San Donà di Piave, Riccardo Vizzi, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela del diritti dei cittadini.
“Mariachiara era una ragazza semplice, un “vulcano” di emozioni, era parte integrante della nostra famiglia: così come sorridevamo insieme in famiglia, adesso la piangeremo in famiglia” spiegano i suoi cari, che ci tengono però a ringraziare le tantissime persone che sono state loro vicine in questi giorni tremendi di lutto infinito, e a lanciare un accorato appello alla prudenza rivolto in primis ai giovani. “Quando si conduce un’auto, una moto o un veicolo in generale, è come se si avesse in mano un’arma che può causare danni irreparabili e stravolgere le vite di tante persone, com’è successo in questo caso: due vittime, cinque famiglie distrutte. Ragazzi, siate prudenti”.
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