Risolto il giallo di Vigonza: lo scheletro appartiene a un ex professore scomparso da oltre due anni
Risolto il mistero dello scheletro ritrovato a Vigonza: appartiene a Valter Figallo, ex professore 70enne scomparso nel 2023 da Isola di Torre.
                                                    VIGONZA (PD) – È durato poche ore il mistero sul ritrovamento dello scheletro umano scoperto nel primo pomeriggio di lunedì 3 novembre lungo la scarpata ferroviaria di via Arrigoni, nella frazione di Peraga di Vigonza, a ridosso dell’area comunale dell’ecocentro.
Grazie ad alcuni effetti personali rinvenuti accanto ai resti – tra cui un paio di scarpe e un portafoglio con i documenti – e al riconoscimento effettuato dai familiari, gli investigatori sono riusciti a dare un nome all’uomo: si tratta di Valter Figallo, ex professore di liceo, 70enne, residente a Isola di Torre, scomparso la mattina del 28 marzo 2023.
La scoperta choc tra i binari e l’ecocentro
La macabra scoperta è stata fatta poco dopo mezzogiorno da alcuni operatori di Rete Ferroviaria Italiana impegnati in lavori di manutenzione della scarpata. Mentre tagliavano l’erba e gli arbusti, hanno notato tra le foglie ossa umane parzialmente coperte dal terriccio.
Capito che si trattava di un corpo umano ormai scheletrito, gli operai hanno immediatamente lanciato l’allarme al Numero Unico di Emergenza.
Sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco di Padova, i tecnici di Rfi e gli agenti della Polizia ferroviaria e della Scientifica, che hanno isolato l’area per permettere i rilievi.
Le ossa sono state poi raccolte e ricomposte, quindi trasferite all’Istituto di Medicina Legale per gli accertamenti sull’identità e sulle cause della morte.
Le indagini: tra le ipotesi la caduta o un gesto estremo
Dalle prime analisi sembrerebbe che alcune ossa presentino fratture compatibili con una caduta dalla scarpata o con un impatto con un treno in transito. Gli investigatori non escludono quindi che il 70enne possa essere precipitato accidentalmente o aver deciso di togliersi la vita.
Saranno gli esami medico-legali a stabilire con precisione l’epoca e le cause del decesso.
L’identificazione e la storia dell’uomo scomparso
Subito esclusa l’ipotesi che i resti potessero appartenere a Isabella Noventa, la cui vicenda è ancora irrisolta, gli inquirenti hanno presto orientato le ricerche verso l’ex professore in pensione scomparso nel 2023.
Affetto da problemi di salute e in un possibile stato confusionale, l’uomo si era allontanato da casa verso le 11.30 del 28 marzo senza dare più notizie di sé.
Appassionato di camminate, potrebbe aver percorso diversi chilometri fino a raggiungere l’area ferroviaria di Vigonza, dove – per cause ancora da chiarire – avrebbe perso la vita.
La sua scomparsa era stata denunciata ai Carabinieri di Cadoneghe dal figlio poche ore dopo, dando il via a ricerche durate giorni, con il supporto dei volontari, degli appelli social e delle trasmissioni televisive come “Chi l’ha visto?” e dell’associazione Penelope, che assiste le famiglie delle persone scomparse.
Il giallo si chiude dopo due anni e mezzo
Dopo più di due anni di silenzio, il ritrovamento casuale ha permesso di dare un nome a quei resti e di chiudere una vicenda dolorosa che aveva colpito profondamente la comunità padovana.
Le indagini della Polizia Scientifica e del medico legale serviranno ora a chiarire come e quando l’uomo abbia perso la vita, ma resta la certezza che il lungo mistero della sua scomparsa ha finalmente trovato una risposta.