Carcere di Vicenza, detenuto appicca incendio in cella: 4 agenti intossicati e sezione evacuata
Un detenuto appicca un incendio. Il bilancio è di 4 agenti di polizia intossicati, oltre ai danni materiali alla struttura.


VICENZA – Paura e grande apprensione questa mattina, 2 luglio 2025, presso la casa circondariale "Filippo del Papa", dove un detenuto, noto per i suoi comportamenti difficili, ha appiccato un violento incendio all’interno della propria cella, situata nella quarta sezione del vecchio padiglione.
Le autorità penitenziarie sono intervenute con estrema rapidità. Il rogo, infatti, come riportato dalla segreteria interregionale USPP del Triveneto, è stato domato grazie al pronto intervento della Polizia penitenziaria.
Illeso il detenuto, quattro agenti intossicati
Il detenuto è stato subito messo in salvo, mentre l’intera sezione è stata evacuata per evitare ulteriori rischi.
A causa del denso fumo generato dalle fiamme, quattro agenti della Polizia penitenziaria sono stati trasportati all’ospedale San Bortolo di Vicenza per controlli legati a un principio di intossicazione.
La cella colpita dalle fiamme è attualmente inutilizzabile, mentre i detenuti della sezione interessata, composta prevalentemente da individui trasferiti da altri istituti per problemi disciplinari, sono stati temporaneamente spostati in altre aree.
L'allarme lanciato dal sindacato USPP Triveneto
Il segretario nazionale Leonardo Angiulli, in un comunicato ufficiale, ha sottolineato come la prontezza e la professionalità del personale abbiano evitato conseguenze ancora più gravi. Tuttavia, il sindacato USPP Triveneto ha voluto approfittare dell’occasione per denunciare ancora una volta la grave carenza di organico, problema che complica la gestione quotidiana di una struttura già di per sé complessa.
Secondo il sindacato, le difficoltà operative derivano anche dalle continue assenze causate da infortuni sul lavoro, spesso dovuti ad aggressioni da parte dei detenuti. Questa situazione rende sempre più urgente un intervento istituzionale per garantire maggiore sicurezza sia per gli agenti che per i detenuti stessi.