Incredibile a Verona, leone marino trovato rinchiuso in un furgone: tre denunce
A Verona sequestrato un leone marino rinchiuso in un furgone: tre persone denunciate per maltrattamento.
Samuele Meton
VERONA – Un intervento dei Carabinieri del Cites ha portato al sequestro di un leone marino sudamericano rinchiuso all’interno di un furgone parcheggiato in un piazzale aziendale. L’operazione, effettuata con il supporto del Nipaaf, è avvenuta su disposizione della Procura della Repubblica di Verona e ha sollevato immediate preoccupazioni per le condizioni in cui l’animale era costretto a vivere.
Un pinnipede rinchiuso in un furgone senza acqua né spazio
L’esemplare, un Otaria flavescens maschio, è stato trovato confinato in un mezzo assolutamente inadatto alle sue necessità.
Secondo i militari, il leone marino non disponeva di spazio sufficiente, né soprattutto della possibilità di nuotare o immergersi, bisogni vitali per una specie che trascorre gran parte del tempo in acqua e necessita di comportamenti naturali per mantenersi in salute.
L’animale, privo delle condizioni minime per il proprio benessere, si trovava quindi in una situazione ritenuta incompatibile con le sue caratteristiche etologiche.
Tre persone denunciate per maltrattamento di animali
La scoperta ha portato alla denuncia del proprietario dell’animale e di altre due persone, tutte coinvolte nella gestione del pinnipede.
L’ipotesi di reato contestata è quella di maltrattamento di animali, un’accusa pesante che riflette la gravità delle condizioni in cui il leone marino è stato rinvenuto.
I Carabinieri Forestali hanno sottolineato come la detenzione in un ambiente totalmente inadatto rappresenti un serio rischio per la salute del pinnipede, già provato dall’assenza di acqua, movimento e stimoli naturali.
Trasferimento allo zoo di Napoli per cure e riabilitazione
Al termine delle operazioni, il leone marino è stato immediatamente trasferito allo zoo di Napoli, struttura considerata idonea a ospitare specie selvatiche e dotata degli spazi necessari per garantire un adeguato livello di benessere.
Il centro partenopeo offrirà al pinnipede condizioni più vicine ai suoi bisogni biologici, con personale specializzato in grado di monitorarne le condizioni e accompagnarlo in un percorso di recupero.
