Ottava edizione del Believe Film Festival: focus sui giovani autori under 24

Verona celebra il futuro del cinema con il Believe Film Festival

26 ottobre 2025 17:03
Ottava edizione del Believe Film Festival: focus sui giovani autori under 24 -
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VERONA - La città di Verona ha vissuto quattro giorni intensi dove passione, storie ed energia giovanile hanno riempito il Teatro Ristori e le sale partner.

Il Believe Film Festival, guidato da Francesco Da Re, ha confermato la sua anima più autentica: un percorso di crescita dove i giovani non trovano solo visibilità ma confronto reale con chi il cinema lo fa ogni giorno.

Le attività non si sono limitate alle proiezioni. Workshop, sessioni di pitch e appuntamenti di networking hanno permesso ai partecipanti di incontrare affermati professionisti del settore in un clima di scambio sincero. Il Teatro Ristori è stato il cuore pulsante di questa ottava edizione.

L'incontro dei registi con i giovani talenti

A presiedere i giudizi è stato Alberto Rizzi, regista veronese di cinema e teatro, affiancato da Daniela Bassani, stimata sound editor e sound designer. Al loro fianco anche Paola Randi, regista e sceneggiatrice tra le voci più originali del panorama nazionale, e Andrea Maguolo, montatore premiato con il David di Donatello.

Questi professionisti non si sono limitati ad assegnare premi: hanno incontrato i ragazzi in momenti formativi, dimostrando la natura educativa del Believe, nato per valorizzare il talento che ancora sta germogliando.

I premiati

La serata finale al Teatro Ristori ha celebrato i vincitori del 2025 tra emozione e applausi.

• Il Premio Selezione Ufficiale è andato a DOSO di Michele Gaggiano, capace di affrontare un tema attuale legato a un futuro distopico dove le macchine rischiano di sostituire gli uomini. Il film ha ricevuto anche il Premio ACEC.

• Nella Sezione Esordienti ha vinto Necronomicon di Sophia Lassi, che mostra un approccio maturo verso il racconto di genere.

• La prima Sezione Believe Extra ha visto trionfare La Favilla di Simone Ceccomarini, un’opera che comunica solo con la potenza delle immagini, senza dialogo.

• Riconoscimenti speciali per le attrici Gloria Harvey, interprete naturale e poliedrica, e Giulia Casadio, capace di sostenere con intensità l’intero arco narrativo del suo ruolo.

• Il Miglior Contributo Tecnico è stato assegnato a Gilgamesh di Simone Chesi e Lorenzo Angeli, premiato anche dalla Casa dello Scampolo per l’ambizione e la complessità produttiva del progetto.

• Un altro Premio Casa dello Scampolo ha valorizzato Mors certa est, hora incerta, riconosciuto per un messaggio capace di toccare nel profondo.

• Il Premio ADCOM, dedicato ai più giovani, è andato a Il gioco dei ricordi di Sara Brigo e Michela Rainaldi.

• La Menzione Speciale ha premiato Figli d’Icaro di Vito Mistretta, un grido di libertà rivolto a una generazione che vuole respirare.

Tra le novità, il Premio Fondazione Cattolica, dedicato a un team di giovani tra i 14 e i 18 anni che nel 2026 realizzerà un proprio corto con supporto completo dalla scrittura al montaggio. Il progetto è sostenuto da Fondazione Cattolica.

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