Situazione critica nel carcere femminile della Giudecca
VENEZIA – Violenta aggressione ai danni di tre agenti penitenziari all’interno del carcere femminile della Giudecca. La detenuta ha provocato ferite di diversa entità durante l’incidente avvenuto lunedì scorso.
Dettagli dell’episodio
Secondo le fonti sindacali, la detenuta ha prima dato fuoco al suo materasso e ad alcuni oggetti personali nella cella. Successivamente, armata di un bastone, ha attaccato con violenza i tre agenti intervenuti per sedare la situazione.
Uno degli agenti ha riportato lesioni che richiederanno 20 giorni di cure, mentre gli altri due hanno subito ferite meno gravi che hanno reso necessario il ricorso al Pronto Soccorso.
Situazione insostenibile
Il segretario regionale dell’Uspp, Leonardo Angiulli, ha denunciato la gravità dell’accaduto definendo la situazione “al limite della governabilità”. Ha elogiato la professionalità e il sacrificio del personale penitenziario che continua a svolgere il proprio compito in condizioni così difficili.
Questo episodio riaccende il dibattito sulle condizioni di lavoro del personale penitenziario, spesso lasciato solo ad affrontare situazioni estreme.
Trasferimento della detenuta e rinforzi
Dopo l’aggressione, la detenuta è stata trasferita in un’altra cella per motivi di sicurezza. Sono stati annunciati anche rinforzi per il sistema carcerario di Venezia. Il senatore Raffaele Speranzon ha comunicato l’arrivo di 13 nuove figure professionali tra la Giudecca e Santa Maria Maggiore, istituto maschile di reclusione.
Si tratta di due nuovi Commissari e 11 Viceispettori, che dovrebbero aiutare a alleviare la pressione sul personale attualmente in servizio. Speranzon ha ringraziato il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro per il sostegno istituzionale e l’attenzione verso le esigenze locali.
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