Confartigianato Imprese Marca Trevigiana ha proposto giovedì mattina una cyber attack experience ad una platea di un centinaio di studenti delle classi prime, seconde e terze della scuola secondaria di primo grado di Meduna di Livenza dell’istituto comprensivo di Motta di Livenza per promuovere un’alfabetizzazione digitale critica, per sensibilizzare alla cultura della cyber security i cittadini digitali del futuro. Presenti il Dirigente scolastico Giovanna Vitale, il sindaco Arnaldo Pitton e l’assessore al bilancio Giovanna Donadello.
Un’iniziativa volta ad aumentare la consapevolezza sulle minacce alla sicurezza informatica fin dall’età scolastica, per diffondere la cultura dell’uso sicuro e consapevole del digitale, per informare i ragazzi nella fascia di età compresa tra gli 11 e 14 anni sui rischi che si corrono online e sulle opportunità che il digitale può aprire anche per il proprio futuro.
“In un’era dominata dalla tecnologia, l’educazione alla sicurezza informatica diventa una priorità. Un compito complesso che coinvolge scuole e famiglie, ma che vede un contributo fondamentale anche dalle associazioni. Formare oggi gli studenti – ha affermato Domenico Baldasso, presidente della comunità ICT di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana – prepara i cittadini di domani, non solo dotandoli delle competenze ormai necessarie spendibili in un’ampia gamma di professioni, ma contribuendo a creare una società più consapevole delle minacce digitali e una cultura in cui la sicurezza informatica sia considerata una priorità. La volontà associativa è quella di mettere le competenze ed esperienze delle aziende che operano nel settore a disposizione dei giovanissimi che sono immersi nel digitale, spesso con scarsa conoscenza dei rischi”.
“È importante – ha dichiarato Filippo Fiori, referente dell’area Economica | Competitività delle Imprese dell’Associazione – che i ragazzi imparino a proteggere le proprie informazioni personali onde evitare di incorrere in fenomeni quali la pedopornografia online, l’adescamento in rete, il cyberbullismo, l’esfiltrazione di informazioni personali, ecc.. Il fine di questa sessione di lavoro, curata da professionisti della sicurezza informatica , equiparabili a una sorta di cyber security educators, è stato quello di aiutarli ad usare le moderne tecnologie in modo sicuro. Crediamo che queste azioni possano essere anche di ispirazione per quanti vogliano intraprendere un percorso di studio nelle discipline STEM per un futuro professionale in un settore in grande evoluzione come quello della sicurezza informatica e del digitale in generale.”
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