Shock a Treviso, il cane antidroga Luke sbrana e uccide un maltese davanti ai proprietari

Tragedia a Treviso: il cane antidroga della polizia locale aggredisce e uccide un maltese davanti ai proprietari. Indagini interne in corso.

28 ottobre 2025 10:35
Shock a Treviso, il cane antidroga Luke sbrana e uccide un maltese davanti ai proprietari -
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TREVISO – Una tranquilla passeggiata in centro si è trasformata in una tragedia che ha sconvolto un’intera famiglia e l’opinione pubblica. Un professionista trevigiano, insieme alla moglie e ai due figli, si trovava nel tardo pomeriggio di sabato lungo Riviera Santa Margherita, una delle zone più frequentate della città. Con loro c’era anche Yoshi, un piccolo maltese di cinque anni, da sempre compagno inseparabile di giochi e affetto.

L’aggressione improvvisa

Erano da poco passate le 18 quando la famiglia si è imbattuta in un controllo antidroga in corso nei Giardini di Sant’Andrea, dove la polizia locale di Treviso stava operando con l’unità cinofila.
Durante l’attività, il cane antidroga Luke, un pastore olandese già protagonista di numerose operazioni sul territorio, avrebbe improvvisamente perso il controllo, scagliandosi contro il piccolo Yoshi senza alcun preavviso.

Nel giro di pochi secondi si è consumata la scena più drammatica: Luke ha azzannato con forza il maltese, mentre il suo proprietario, nel disperato tentativo di difenderlo, è rimasto ferito a un polpaccio.
Nonostante l’intervento immediato degli agenti e del conduttore del cane, l’aggressione è durata solo pochi istanti ma è stata fatale.

La corsa dal veterinario e la tragedia

Separati con fatica i due animali, la famiglia ha caricato Yoshi in macchina e si è diretta a tutta velocità verso un ambulatorio veterinario lungo la Feltrina, il più vicino al centro.
Ma nonostante le cure tempestive e i tentativi di rianimazione, le ferite riportate dal piccolo maltese si sono rivelate troppo gravi.
Yoshi è morto poco dopo, lasciando la famiglia sotto choc. I due bambini, presenti al momento dell’aggressione, avrebbero assistito attoniti alla scena, incapaci di comprendere quanto stava accadendo.

Le indagini e le verifiche interne

Secondo quanto emerso, al momento dell’incidente gli agenti della polizia locale stavano controllando una ragazza nell’ambito di un’attività antidroga. L’agente conduttore di Luke, visibilmente scosso e rammaricato, avrebbe cercato immediatamente di bloccare l’animale e prestare aiuto ai proprietari del maltese.

L’intera dinamica dell’episodio e le modalità di impiego dell’unità cinofila in un’area così frequentata del centro cittadino sono ora al centro di verifiche interne.
Al comando di via Castello d’Amore si è aperta una riflessione sull’opportunità di utilizzare cani di grossa taglia in contesti urbani affollati, come quelli del centro storico trevigiano.

Luke, da anni in servizio presso la polizia locale, era considerato una sorta di “mascotte” del comando. Il cane, addestrato alla ricerca di sostanze stupefacenti, era coperto da polizza assicurativa, ma il caso potrebbe ora avere sviluppi di natura civile, con la possibilità che la famiglia decida di intraprendere un’azione legale.

Le parole del sindaco

Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Treviso, Mario Conte, che ha espresso profondo dispiacere per quanto accaduto, assicurando vicinanza ai proprietari del maltese:
«Dispiace moltissimo per l’incidente di Riviera Santa Margherita. Comprendiamo il dolore dei proprietari del cagnolino. Li contatterò personalmente per dimostrare vicinanza, solidarietà e disponibilità per ogni chiarimento e supporto».

Città sotto choc

La notizia si è diffusa in poche ore, scatenando sgomento e polemiche sui social.
Molti cittadini hanno espresso solidarietà alla famiglia, chiedendo maggiore prudenza nell’impiego operativo dei cani antidroga, soprattutto in zone centrali frequentate da famiglie e bambini.

Altri, pur riconoscendo la gravità dell’accaduto, hanno voluto sottolineare il ruolo prezioso delle unità cinofile nella lotta contro lo spaccio e la criminalità, ricordando che si tratta pur sempre di animali che possono reagire in modo imprevedibile in determinate circostanze.

In attesa degli esiti delle verifiche interne, la comunità trevigiana resta profondamente colpita da un episodio che ha stravolto una semplice passeggiata del fine settimana, trasformandola in un dramma familiare.

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