CIMADOLMO (TREVISO) – Un dramma che ha portato alla morte di un giovane di 18 anni a Cimadolmo, in provincia di Treviso. La situazione, avvenuta a gennaio 2024, si sta ora trasformando in un caso giudiziario con un’accusa grave: omicidio stradale.
Un gioco finito in tragedia
La sera del 20 gennaio, nel parcheggio degli impianti sportivi di Cimadolmo, Lorenzo, residente a Ormelle, era presente a una festa di compleanno con amici e parenti. Il ragazzo si è seduto sul cofano di una Toyota Aygo, guidata dall’amico, ora 20enne.
Secondo quanto è stato ricostruito, durante una manovra improvvisa, Lorenzo ha perso l’equilibrio cadendo a terra proprio davanti all’auto, che lo ha poi colpito. L’impatto ha provocato gravi lesioni craniche, danni agli organi interni e un gonfiore al cervello.
Nove giorni di agonia
Dopo l’incidente, Lorenzo è stato portato in condizioni critiche all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, dove è rimasto in terapia intensiva per nove giorni. Nonostante gli sforzi dei medici, le sue condizioni sono peggiorate fino al decesso.
L’accusa di omicidio stradale
Dopo mesi, la Procura ha formalizzato l’accusa contro l’amico che era alla guida dell’auto. L’udienza preliminare è fissata per il prossimo 15 luglio. Il giovane conducente dovrà rispondere di omicidio stradale per la manovra che ha causato la tragica sequenza degli eventi.
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