Sinner scrive la storia, trionfo a Wimbledon
Sinner trionfa a Wimbledon, ma sui social scoppia il caso: nessun rappresentante dell’Italia sugli spalti del Centre Court.


LONDRA – Jannik Sinner entra nella leggenda del tennis mondiale vincendo il prestigioso torneo di Wimbledon 2025, ma ciò che ha colpito il pubblico italiano – e infiammato il dibattito online – è stata un’assenza silenziosa ma evidente: tra gli spalti del tempio londinese del tennis, nel giorno storico della vittoria azzurra, non c’era alcun rappresentante ufficiale dell’Italia.
Nessuna presenza istituzionale sugli spalti
Mentre Sinner alzava al cielo il trofeo più ambito del tennis mondiale, il palco reale ha visto la presenza del re di Spagna Felipe VI, lì per sostenere lo sfidante Carlos Alcaraz. A fine match, il tennista spagnolo ha anche rivolto pubblicamente un ringraziamento al sovrano, sottolineando l’importanza del sostegno ricevuto.
In quel momento, molti italiani hanno iniziato a chiedersi: "E l’Italia dov’era?". Un dettaglio che in altri contesti sarebbe potuto passare inosservato, ma che, data la portata dell’impresa sportiva, ha acceso la discussione sui social, dove centinaia di utenti hanno espresso sconcerto e amarezza.
I commenti indignati degli italiani sui social
La rete si è infiammata pochi minuti dopo la vittoria. Tanti hanno celebrato l’impresa di Sinner, ma tra i messaggi di festa sono apparsi anche numerosi post carichi di rammarico e critica. «Neanche un rappresentante ufficiale dell'Italia, abbastanza vergognoso», ha scritto un utente. E ancora: «Che brutto che non c'era un rappresentante dell'Italia. Una pagina storica lasciata senza bandiera».
L’assenza fisica di un rappresentante delle istituzioni italiane a Wimbledon nel giorno del trionfo ha lasciato un vuoto percepito da molti come una mancanza di attenzione istituzionale verso un momento sportivo che ha unito il Paese.
Il sostegno della politica arriva online
Sebbene non ci fossero volti noti della politica italiana tra il pubblico del Centre Court, i messaggi di congratulazioni non sono mancati. Il sostegno è arrivato, ma a distanza, prevalentemente via social network.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha scritto su Twitter:
«Un’altra pagina di storia per lo sport italiano: Jannik Sinner trionfa a Wimbledon e fa sognare un’intera Nazione. Orgogliosi di te, campione!».
Anche il vicepremier Matteo Salvini ha espresso entusiasmo:
«CAMPIONE!!! Jannik Sinner conquista Wimbledon 2025 ed entra nella storia. Orgoglio italiano».
Parole importanti, ma per molti non sufficienti a colmare il vuoto lasciato da un'assenza fisica percepita come simbolica. In un mondo dove la presenza conta quanto il gesto, quella poltrona vuota nel palco reale è sembrata più rumorosa di qualsiasi applauso.
Un momento storico che merita di più
Sinner ha scritto un capitolo indelebile nella storia dello sport azzurro, diventando il primo italiano a vincere Wimbledon. Una vittoria frutto di sacrifici, talento e determinazione. Ma resta l’amaro in bocca per chi sperava in una cornice istituzionale più attenta, in grado di rappresentare l’Italia non solo nelle parole, ma anche nei momenti simbolici.
Nel frattempo, il popolo italiano si è stretto virtualmente attorno al suo campione, con migliaia di messaggi d’affetto e orgoglio. E mentre si spegne l’eco dell’ovazione di Londra, l’assenza delle istituzioni resta un tema caldo, che probabilmente continuerà a far discutere ancora a lungo.