Area usata come discarica a cielo aperto e rimessaggio abusivo di barche: sequestrati 7800 mq di terreno

La Guardia di Finanza sequestra a Chioggia un’area demaniale di 7.800 mq usata come discarica e rimessaggio abusivo di barche.

14 ottobre 2025 12:46
Area usata come discarica a cielo aperto e rimessaggio abusivo di barche: sequestrati 7800 mq di terreno -
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CHIOGGIA (VE) – Operazione della Guardia di Finanza del ROAN di Venezia che ha portato al sequestro di un’area demaniale di circa 7.800 metri quadrati in località Punta Poli, trasformata in una discarica abusiva e in un rimessaggio irregolare di barche da diporto.

L’indagine e la scoperta

Durante una serie di controlli finalizzati alla tutela dei beni demaniali, i militari della Sezione Operativa Navale di Chioggia hanno individuato un terreno comunale prospiciente alla laguna dove erano stati abbandonati circa 7.600 kg di rifiuti speciali, molti dei quali classificati come pericolosi.

Tra i materiali sequestrati figurano scafi in vetroresina, motori marini, batterie, contenitori di oli esausti, vernici e solventi, oltre a un container utilizzato per stoccaggio. L’area era stata inoltre adibita a rimessaggio e manutenzione di natanti in violazione delle norme edilizie e paesaggistiche.

Sequestri e denunce

L’attività investigativa ha portato all’identificazione di un responsabile per abbandono di rifiuti e di sei utilizzatori dei manufatti abusivi, tutti deferiti all’Autorità Giudiziaria. Ai proprietari dei natanti e dei carrelli di trasporto, che occupavano l’area sine titulo, sono state inflitte sanzioni amministrative per oltre 2.000 euro.

L’intervento delle Fiamme Gialle

L’operazione è stata condotta anche con il supporto di un elicottero della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Venezia, che ha permesso di documentare dall’alto l’estensione del degrado ambientale.

Le Fiamme Gialle sottolineano che, una volta concluse le operazioni di bonifica e ripristino ambientale, l’area sarà restituita alla collettività.

Il procedimento penale è ancora in corso e la colpevolezza degli indagati dovrà essere accertata con sentenza definitiva.

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