Al ristorante mentre è in malattia: licenziata. Il Garante: «Multa al Comune, ha violato la privacy»

CURTAROLO (PD) – Un procedimento avviato per presunte irregolarità sul posto di lavoro si è ritorto contro l’amministrazione locale, con una sanzione dell’Autorità garante per la protezione dei dati che ha colpito l’ente comunale per uso scorretto di materiale video raccolto durante l’indagine interna.

Motivi del provvedimento

Secondo quanto ricostruito dagli atti, l’allontanamento dall’ufficio dell’impiegata comunale era stato deciso dopo l’analisi di filmati provenienti dal sistema di sorveglianza. Le immagini mostravano accessi e uscite non registrate e periodi di permanenza all’esterno dell’edificio per ragioni non legate al lavoro. Ulteriori riprese effettuate in zone pubbliche la mostravano camminare nei pressi del municipio durante giorni in cui risultava in malattia, pur al di fuori delle fasce previste.

Gestione impropria dei contenuti

Alla sequenza di verifiche si era aggiunto un video girato con uno smartphone da un collega, poi inoltrato tramite messaggistica privata al cellulare personale della sindaca. Il filmato mostrava la dipendente mentre pranzava con due colleghe, anch’esse assenti per motivi sanitari. La trasmissione del contenuto a un numero privato, unita alle modalità di acquisizione e conservazione delle immagini, ha portato l’Autorità a contestare la mancanza delle necessarie garanzie a tutela delle informazioni raccolte.

Esito del ricorso

L’Autorità ha accolto il ricorso dell’ex dipendente, stabilendo che l’impiego dei contenuti visivi non rispettava i criteri richiesti dalla legge, indipendentemente dagli addebiti iniziali. Da qui la multa di 15 mila euro, che chiude una vicenda destinata ad avere ripercussioni sull’operato dell’amministrazione.