Minacce alla sindaca di Rubano, Chiara Buson: solidarietà politica e indagini in corso
Solidarietà politica per la sindaca Buson minacciata. Condanne trasversali e appelli al rispetto delle istituzioni.


RUBANO (PADOVA) – Una forte ondata di solidarietà politica ha travolto la città di Rubano dopo le minacce violente rivolte alla sindaca Chiara Buson, episodio che ha destato preoccupazione e condanna trasversale da parte di tutte le forze politiche. Il caso è attualmente oggetto di indagini.
La sindaca Chiara Buson è stata bersaglio di un'aggressione verbale pesantissima all’interno del municipio di Rubano, secondo quanto emerso da fonti locali. Una cittadina infuriata, dopo aver subito un furto, avrebbe rivolto parole gravemente intimidatorie, tra cui minacce di violenza fisica e sessuale.
Un attacco che scuote la politica locale
Uno dei primi a intervenire pubblicamente è stato Gianni Berno, capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale a Padova:
«Esprimo tutta la solidarietà mia e del gruppo PD alla sindaca Chiara Buson per queste minacce inaccettabili, che devono essere condannate con forza. Serve l’intervento delle istituzioni per identificare chi agisce in modo antidemocratico», ha dichiarato.
A lui si sono uniti molti altri esponenti del PD, a partire da Sabrina Doni, ex sindaca di Rubano e attuale segretaria provinciale, che ha espresso una ferma vicinanza alla sua collega. A livello regionale, Vanessa Camani, capogruppo dem in Consiglio del Veneto, ha evidenziato un tema più ampio:
«Gli amministratori locali sono spesso lasciati soli, in prima linea su problematiche complesse. Non possiamo tollerare che vengano trattati come capri espiatori di un malcontento sociale crescente».
Anche dal Movimento 5 Stelle è arrivata una dura condanna. Erika Baldin, capogruppo in Consiglio regionale, ha parlato di un «rapporto malato con la politica», sottolineando quanto siano ormai frequenti gli episodi di linciaggio verbale, non solo online ma anche fisicamente.
«Mi complimento con la sindaca per il coraggio dimostrato nel portare alla luce quanto accaduto. È tempo di fermarsi e riflettere sul livello di odio e diffidenza crescente verso le istituzioni», ha detto Baldin.
Anche la Lega ha espresso solidarietà. La consigliera regionale Elisa Cavinato, intervenuta sulla vicenda, ha sottolineato l’aspetto più sconcertante del caso:
«A quanto riportato, le minacce provengono da un’altra donna. Questo rende la vicenda ancora più inquietante, soprattutto alla luce del lavoro che il Consiglio regionale del Veneto sta portando avanti contro la violenza di genere e il cyberbullismo».