La mandante dell'omicidio del Sile di nuovo processo: accusata di circonvenzione d'incapace e furto
Rossana Bertelli torna a processo: accusata di circonvenzione d’incapace e furto ai danni di un 58enne di Preganziol.
TREVISO - Ventitré anni dopo la condanna come mandante del brutale “omicidio del Sile”, Rossana Bertelli, oggi 52enne, torna di nuovo davanti al Tribunale. La donna, che nel 2002 aveva scelto il rito abbreviato ricevendo una pena di 16 anni e otto mesi per l’assassinio del 29enne Luca Tonello, è ora imputata per circonvenzione d’incapace e furto ai danni di un uomo di Preganziol affetto da una grave patologia psichiatrica.
Le nuove accuse: soldi chiesti, ospitalità e un presunto furto
A sporgere denuncia è stato C.S., 58 anni, residente a Preganziol e seguito per una forma di schizofrenia paranoide. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, tra il 2020 e dicembre 2021 la Bertelli avrebbe approfittato delle condizioni di fragilità dell’uomo, convincendolo a consegnarle 1.200 euro e sottraendogli, in un diverso episodio, altri 435 euro.
Il primo episodio risale al novembre 2020, quando la donna avrebbe chiesto ospitalità a C.S., sostenendo di non avere un luogo dove andare. L’uomo l’avrebbe accolta in casa e aiutata economicamente. A quel punto sarebbe intervenuto anche il fratello della Bertelli che, insospettito dalla situazione, aveva allertato le forze dell’ordine. La 52enne aveva promesso di restituire il denaro, ma avrebbe poi troncato i rapporti dicendo con tono sprezzante: «Basta, tra di noi non esiste più un’amicizia».
Circa un mese dopo, secondo l’accusa, la donna si sarebbe presentata nuovamente alla porta del 58enne riferendo di aver passato la notte al freddo e chiedendo di potersi riposare e mangiare qualcosa. L’uomo avrebbe accettato, lasciandola sola nell’abitazione mentre si recava alla visita psichiatrica mensile.
Al suo rientro, la Bertelli — che lo attendeva sul letto — lo avrebbe lusingato fino a convincerlo a prepararsi per un rapporto sessuale. Mentre C.S. era in un’altra stanza, la 52enne avrebbe invece raggiunto il salotto, preso i pantaloni dell’uomo e sottratto 435 euro, per poi allontanarsi rapidamente dall’appartamento.
Il passato che torna: il ricordo dell’omicidio del Sile
Il nome di Rossana Bertelli rimane legato a uno dei delitti più efferati della provincia di Treviso. Il 31 ottobre 2000, il corpo di Luca Tonello, 29 anni, venne trovato sull’argine del Sile a Lughignano di Casale: la testa fracassata da colpi inferti con una mazzetta da muratore, diverse coltellate alla schiena e un bottino irrisorio (50mila lire e una tessera bancomat).
La ricostruzione dei fatti aveva portato alla condanna dell'allora 27enne Bertelli come mandante, mentre l’esecutore materiale era stato individuato nel 56enne Alessandro Mandalà, all’epoca 26enne. Il movente: ottenere soldi per trascorrere una serata in discoteca e acquistare stupefacenti.
La Corte d’Assise aveva concesso attenuanti generiche legate alla giovane età e alla confessione resa nell’immediato.
Il processo attuale e la prossima udienza
La Bertelli era già comparsa in aula nel gennaio 2024, quando era stata assolta in un procedimento per il furto di documenti e 35 euro ai danni di un altro uomo. Ora la posizione è più grave: le contestazioni riguardano la capacità dell’imputata di approfittare della vulnerabilità mentale di C.S., inducendolo a darle denaro e sottraendogliene altro.
La prossima udienza, durante la quale verrà letta anche la sentenza, è fissata per il 29 gennaio.