TENSIONE E VIOLENZA IN CARCERE A TRENTO – Agitazione e scontri si sono verificati nella prigione di Spini di Gardolo, a Trento, tra il 27 e il 28 marzo.
Un gruppo di detenuti ha scatenato una rissa che è poi sfociata in una vera e propria rivolta, mettendo in pericolo il personale penitenziario.
Rivolta premeditata
La violenza è iniziata venerdì 27 marzo, quando cinque detenuti hanno dato inizio a scontri all’interno della struttura. Gli agenti sono stati attaccati e due di loro sono rimasti feriti.
Il giorno successivo, sabato 28 marzo, si è verificata una rivolta organizzata che ha coinvolto circa ottanta detenuti.
La situazione è rapidamente degenerata, costringendo le forze dell’ordine a un’azione straordinaria per ripristinare l’ordine.
Detenuti armati e bombole incendiarie
I rivoltosi hanno preso il controllo dell’area G3 del carcere armati di bastoni improvvisati e bombolette di gas. Hanno minacciato gli agenti cercando di cacciarli via.
La situazione si è fatta sempre più critica, richiedendo rinforzi immediati. Squadre di agenti da Bolzano e Verona sono state inviate per supportare il controllo della situazione.
Cinque detenuti denunciati e trasferiti
Dopo ore di tensione, gli agenti sono riusciti a riportare la calma e identificare i principali responsabili della rivolta. I cinque detenuti coinvolti sono stati denunciati e trasferiti in altre strutture in attesa del processo.
L’amministrazione penitenziaria ha deciso di trasferire i detenuti coinvolti per prevenire ulteriori episodi di violenza a Spini di Gardolo.
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