Qualità della vita 2025, il Nordest guida la classifica: Udine sul podio, Treviso e Verona in top 10
Trento, Bolzano e Udine guidano la Qualità della vita 2025. Treviso e Verona in top ten, Padova rientra dopo 30 anni.
NORDEST – La nuova edizione della Qualità della vita del Sole 24 Ore, giunta al suo 36° anno, incorona ancora una volta il Nordest come area leader del benessere italiano. L’indagine, pubblicata il 1° dicembre, mette sul podio Trento, Bolzano e Udine, confermando un trend che premia i territori alpini per servizi, ambiente, lavoro e vivibilità complessiva.
Il podio alpino e il trionfo dell’asse Trentino–Alto Adige–Fvg
A guidare la classifica è Trento, già vincitrice dell’Indice di Sportività 2025 e ai vertici di Ecosistema Urbano. Subito dietro si piazza Bolzano, mentre il terzo gradino va a Udine, che consolida il proprio ruolo di provincia ad alta qualità sociale e ambientale.
Nordest protagonista anche oltre il podio
Le altre province del Nordest confermano performance molto elevate:
Trieste 17ª
Vicenza 18ª
Pordenone 24ª
Belluno 33ª
Gorizia 35ª
Venezia 53ª
Rovigo 63ª
Da segnalare il caso di Treviso, che compie un balzo straordinario: +18 posizioni, arrivando al sesto posto. Una crescita che rappresenta il miglior recupero di tutta la classifica.
Ottimo risultato anche per Verona, che si piazza settima, mentre Padova rientra in top ten dopo trent’anni, posizionandosi al nono posto, un riconoscimento che mancava dal 1994.
La top ten 2025
La parte alta della graduatoria è dominata dai territori del Nord, con una forte presenza di città dinamiche e province a misura d’uomo:
Grandi centri come Bologna, quarta, e Milano, ottava (+4 rispetto al 2024)
Province storicamente virtuose come Bergamo, quinta
Le sorprendenti performance di Treviso, Verona, Padova e Parma
Le difficoltà del Sud e il divario ancora irrisolto
La parte bassa della classifica fotografa una situazione purtroppo stabile: Reggio Calabria chiude per il secondo anno consecutivo, e le ultime 24 posizioni sono occupate da province del Mezzogiorno.
Il Sud mantiene punti di forza evidenti – clima, demografia, costo della vita più sostenibile – ma continua a pagare criticità nei servizi, nel lavoro e nelle infrastrutture. Nemmeno i fondi europei e il PNRR sembrano, al momento, aver inciso sul divario storico.
I parametri dell’indagine
L’analisi si basa su 90 indicatori, raggruppati in sei macro-aree:
ricchezza e consumi
affari e lavoro
ambiente e servizi
demografia, società e salute
giustizia e sicurezza
cultura e tempo libero
Un approccio multidimensionale che fotografa il benessere reale dei territori, misurandone punti di forza e criticità strutturali.
Le città metropolitane: segnali di risalita
Il 2025 mostra un miglioramento per la maggior parte delle grandi città:
Roma guadagna 13 posizioni, piazzandosi 46ª
Genova sale di 11 posti, attestandosi al 43°
Bologna resta in top ten con un +5
Milano risale all’ottava posizione
Stabili Firenze (36ª) e Messina (91ª), mentre Torino perde una posizione e scivola al 57° posto.
La prima area metropolitana del Sud è Cagliari, 39ª (+5).