Omicidio Cecchettin: fissato il processo d'appello per Filippo Turetta, nell'aula bunker di Mestre

Fissato il processo d’appello per Filippo Turetta il 14 novembre a Mestre, dopo la condanna all’ergastolo per l’omicidio di Giulia Cecchettin.

23 luglio 2025 11:25
Omicidio Cecchettin: fissato il processo d'appello per Filippo Turetta, nell'aula bunker di Mestre -
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MESTRE (VE) Il processo d’appello per Filippo Turetta è stato fissato al 14 novembre, segnando una nuova tappa giudiziaria nella vicenda legata alla tragica morte di Giulia Cecchettin. Dopo la condanna all’ergastolo inflitta in primo grado, la giustizia torna a riunirsi per esaminare i ricorsi delle parti nell’aula bunker di Mestre, luogo simbolo dei principali processi penali nel territorio veneziano.

Appello in aula bunker: le prossime mosse della giustizia

La nuova udienza si svolgerà davanti alla Corte d’Assise d’Appello, presieduta dal giudice Michele Medici. La decisione della data è stata comunicata ieri sia alla Procura Generale, che coordina la pubblica accusa, sia all’avvocato Giovanni Caruso, difensore di Turetta. Contestualmente, sono stati informati anche i legali che rappresentano la famiglia di Giulia Cecchettin, già riconosciuti parte civile durante il primo grado di giudizio.

La condanna in primo grado e i risarcimenti riconosciuti

Filippo Turetta, accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin, era stato condannato all’ergastolo dopo un processo che aveva raccolto grande attenzione mediatica e sociale. Durante il primo grado, la Corte aveva accolto le richieste della parte civile, riconoscendo ai familiari della giovane un risarcimento per i danni subiti. Con l’avvio dell’appello, le difese e le parti coinvolte torneranno a confrontarsi su prove e ricostruzioni, nell’ambito di un procedimento che si preannuncia ancora una volta complesso e seguito dall’opinione pubblica.

Attesa per la nuova fase del processo

L’appello sarà decisivo: si discuteranno nuovamente gli elementi a carico dell’imputato e le strategie della difesa, con le Forze dell’Ordine chiamate a garantire la massima sicurezza per un’udienza che si terrà, come da prassi nei casi più delicati, all’interno dell’aula bunker.

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