Premio Tomeo incanta Lendinara con Shakespeare e oltre 70 giovani attori
Successo per la giornata Shakespeare del Premio Tomeo a Lendinara: laboratori e spettacoli con oltre 70 giovani artisti coinvolti.


LENDINARA (RO) – Grande successo per la quarta giornata del Premio Tomeo, svoltasi il 17 maggio 2025 al Teatro Ballarin di Lendinara, interamente dedicata alle commedie di William Shakespeare. L’evento, ormai consolidato come punto di riferimento culturale nel Polesine, ha visto la partecipazione di numerosi giovani artisti, addetti ai lavori e pubblico entusiasta, confermando la formula vincente del progetto ideato e gestito da ViviRovigo Aps.
Una giornata dedicata a Shakespeare con entusiasmo e partecipazione
La giornata è stata aperta da Irene Lissandrin, direttrice artistica e progettista di ViviRovigo, che ha introdotto la serata insieme ai ragazzi del laboratorio “I bravi presentatori”. Presenti anche gli interventi istituzionali della Città di Lendinara e l’ospite speciale Cristiano Corazzari, assessore alla Cultura della Regione Veneto, che ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa come esempio di best practice tutto polesano, capace di unire pubblico e privato in un progetto di crescita culturale e sociale per i giovani.
Corazzari ha definito il Premio Tomeo “una piccola palla di neve che fa partire una valanga”, enfatizzando il valore educativo e formativo del teatro, strumento di crescita personale e collettiva, capace di trasmettere ai ragazzi un senso di appartenenza e responsabilità.
Un’energia giovane e uno sguardo al futuro del teatro
A impreziosire la giornata è stata la presenza di Miriam Chiaffoni, cantante e attrice nonché membro della giuria, che ha ricordato come il Premio Tomeo rappresenti “un’infusione di giovinezza e di entusiasmo” e un’opportunità per i giovani di ritrovare la passione per il teatro in un’epoca dominata dagli schermi digitali.
L’assessore agli Eventi di Lendinara, Nico Pavarin, ha ribadito il forte sostegno del Comune al progetto, sottolineandone il valore sociale e culturale.
Laboratori e spettacoli: arte e impegno scenico
Nel primo turno pomeridiano, il laboratorio “I Magici” di ViviRovigo, categoria 11-14 anni, ha portato in scena la commedia cortese di Shakespeare “Pene d’amor perdute”, con la regia di Matteo Campagnol. I giovani attori hanno affrontato un testo complesso con grande abilità, affidandosi esclusivamente a gesto, voce e costume, senza scenografie, dimostrando una notevole crescita artistica.
La serata ha visto la partecipazione di 70 ragazzi della scuola media Venezze di Rovigo, che hanno presentato un adattamento brillante e divertente de “La bisbetica domata”, diretto da Valentina Zordan. Lo spettacolo ha attirato metà del capoluogo polesano, riempiendo teatro e piazza.
Le coreografie, ideate da Giulia Zen, e le scenografie, frutto del laboratorio condotto da Michela Renai, hanno offerto un allestimento ricco e curato. I costumi, dal sontuoso abbigliamento nobiliare ai colorati vestiti giullareschi e zingari, hanno contribuito a creare un’atmosfera viva e coinvolgente.
La recitazione, perfino dei comprimari, è stata di alto livello, accompagnata da musiche appropriate e coristi che si sono cimentati anche nel canto a cappella, regalando un’esperienza teatrale completa e apprezzata da pubblico e critica.
Ringraziamenti e riconoscimenti
Un plauso speciale è andato ai “bravi presentatori” che hanno saputo intrattenere e ringraziare collaboratori e sponsor, a Paolo Meneghetti, Amaranta Pozzato e a Lorena Bartolotti per i commenti puntuali e coinvolgenti.
Il giovane Samuele Bin, nel ruolo di Apollo, ha animato il pubblico richiamandolo ai valori del Premio Tomeo, contribuendo a rendere l’evento un momento di crescita culturale e civile.