Sgomberato ex studentato a Padova: era occupato da attivisti, denunciati 21 giovani
Sgombero all’alba dell’ex studentato Meneghetti a Padova: identificati 21 giovani del Centro sociale Pedro.
Samuele Meton
PADOVA – Operazione della Polizia di Stato nelle prime ore della mattina a Padova, dove è stato sgomberato l’ex studentato “Lina Meneghetti”, occupato da ieri pomeriggio da un gruppo di attivisti riconducibili al Centro sociale Pedro.
L’intervento è scattato alle 7.00, su disposizione del Questore Marco Odorisio, con l’obiettivo di restituire l’immobile alla proprietà e tutelare l’incolumità degli occupanti, poiché la struttura – chiusa dal 2014 per problemi di stabilità – risultava pericolante e inagibile.
Sul posto hanno operato gli agenti della Questura di Padova, la Digos, il II Reparto Mobile, la Polizia Scientifica, l’Unità cinofila e i Vigili del Fuoco, che hanno garantito il supporto tecnico durante le fasi dello sgombero.
L’occupazione e la denuncia
L’ex “Casa della studentessa Lina Meneghetti”, di proprietà dell’Università di Padova e concessa in comodato gratuito all’Esu, era stata occupata ieri pomeriggio da circa venti giovani. Gli attivisti avevano tranciato la catena del cancello d’ingresso ed esposto due striscioni di protesta all’esterno dello stabile, rivendicando l’iniziativa come gesto politico e sociale.
Poche ore dopo, l’Esu aveva formalizzato la denuncia per invasione di edifici e terreni, chiedendo il ripristino della legalità e la messa in sicurezza dell’area.
Identificati e denunciati 21 giovani
Una volta entrati nello stabile, gli agenti hanno identificato 21 giovani occupanti, tutti riconducibili al mondo dell’attivismo antagonista. Dopo le procedure di identificazione, i ragazzi sono stati fatti uscire dall’edificio e denunciati per i reati contestati.
Il complesso verrà ora riconsegnato alla proprietà e messo in sicurezza per evitare nuove occupazioni o incidenti.
L’area resta sotto osservazione
L’ex studentato Meneghetti, situato in una zona centrale della città universitaria, era da tempo oggetto di discussioni e proposte di riqualificazione. Dopo anni di abbandono, il suo recupero rappresenta una priorità per l’amministrazione e l’università, ma anche un punto sensibile per i movimenti studenteschi che ne rivendicano un uso sociale.
Le Forze dell’Ordine continueranno a monitorare l’area nelle prossime ore per prevenire ulteriori tentativi di occupazione o manifestazioni di protesta.
