Controlla la madre 91enne tramite app, scoperta shock della figlia: colf accusato di abusi sessuali
Orrore in casa: colf accusato di violenza sessuale sulla sua assistita di 91 anni
Elisabetta Beretta
PADOVA – Una vicenda che lascia senza parole: un assistente familiare di origine bengalese, regolarmente iscritto a un’agenzia per colf e badanti, è finito al centro di un’indagine per una presunta violenza sessuale ai danni di una donna di 91 anni, sua assistita.
Il caso, scoperto dalla figlia dell'anziana attraverso un’app di videosorveglianza domestica, è oggi al vaglio della Squadra Mobile di Padova e della Procura, coordinata dal Pubblico Ministero Sergio Dini.
La scoperta agghiacciante attraverso l'app
Il racconto della figlia della donna ha permesso di far emergere una situazione drammatica e inaspettata. L’anziana, da tempo malata e sotto costante monitoraggio con microfoni e telecamere, era assistita dal badante nella propria abitazione in pieno centro a Padova.
Una sera, come d’abitudine, la figlia ha controllato l’app collegata al sistema di sorveglianza e si è trovata davanti a una scena sconvolgente: l’uomo completamente nudo sopra la madre, anch’essa priva di abiti.
Senza esitazione, la donna ha contattato la Questura di Padova, consegnando parte del filmato come prova. Da quel momento sono partite le indagini coordinate dal vicequestore Immacolata Benvenuto, che ha affidato gli accertamenti alla Squadra Mobile.
Le indagini della Procura
La Procura di Padova ha disposto una perizia medico-legale per valutare lo stato di salute e la capacità di intendere e volere dell’anziana vittima. Allo stesso tempo, gli inquirenti stanno acquisendo le cartelle cliniche e altri documenti utili a ricostruire la dinamica dei fatti.
L’obiettivo è anche chiarire se si tratti di un episodio isolato o se l’uomo possa aver approfittato di altre persone fragili a cui ha prestato assistenza negli ultimi anni.
L'indignazione della famiglia e della comunità
La famiglia dell’anziana è sotto shock. La figlia, dopo aver denunciato e licenziato immediatamente il collaboratore domestico, ha chiesto che venga fatta piena luce sulla vicenda.
Il caso ha destato profonda indignazione tra i residenti e le associazioni che si occupano di tutela degli anziani e delle persone non autosufficienti.
