Tragedia in cantiere Tav: operaio 50enne stroncato da malore, ipotesi colpo di calore
Operaio 50enne muore per un malore in cantiere Tav a San Bonifacio: indagini in corso sulle cause, lutto tra colleghi e sindacati.
Samuele Meton
SAN BONIFACIO (VR) – Tragedia in un cantiere Tav tra San Bonifacio e Belfiore, dove un operaio di 50 anni di origine romena ha perso la vita dopo un improvviso malore mentre era impegnato in lavori di manutenzione lungo la linea ferroviaria Verona-Vicenza.
Malore fatale durante le operazioni in cantiere
L’episodio si è verificato nel primo pomeriggio di mercoledì 23 luglio, in una giornata caratterizzata da temperature superiori ai 30 gradi. L’operaio, Ioan Leonte, lavorava all’interno del cantiere Tav allestito dal Consorzio IricavDue-Webuild. Improvvisamente si è accasciato davanti ai colleghi, che hanno tentato invano di soccorrerlo: la morte è sopraggiunta rapidamente, senza che ci fosse il tempo di effettuare manovre di rianimazione.
Dinamica sotto esame da parte delle Forze dell’Ordine
Sul luogo dell’incidente sono intervenute le Forze dell’Ordine per i rilievi e l’avvio degli accertamenti. Al momento, resta da chiarire se il caldo intenso possa aver contribuito al malore, ma la causa esatta sarà stabilita solo dopo gli approfondimenti medici. L’operaio, arrivato dalla Romania per lavorare nei cantieri veronesi della Tav, risiedeva nel campo base di San Martino Buon Albergo, insieme ad altri lavoratori.
Comunità e sindacati in lutto, richiesta di trasparenza
La notizia della morte di Ioan Leonte ha suscitato profondo cordoglio tra colleghi e sindacati del settore edile. Le principali sigle sindacali, Cgil, Cisl e Uil, hanno chiesto massima chiarezza e accertamenti sulle responsabilità, ribadendo l’importanza della sicurezza anche nei casi di malore. Rete Ferroviaria Italiana ha espresso vicinanza alla famiglia della vittima, che lascia la moglie e due figli.
