In provincia di Treviso, una serie di ispezioni condotte dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, con il supporto dell’Arma, ha portato alla luce gravi irregolarità in diversi settori: edilizia, agricoltura e attività commerciali. L’operazione ha messo in evidenza la presenza di 5 lavoratori impiegati in nero, completamente privi di coperture assicurative e previdenziali, comportando sanzioni per un totale di 220mila euro a 18 aziende, di cui 7 sono state sospese.
Irregolarità nel settore Edile: la sicurezza trascurata
In un cantiere di Colle Umberto, l’attività di un’azienda è stata fermata per l’impiego di 2 lavoratori in nero e la mancanza del Piano Operativo di Sicurezza, fondamentale per garantire la sicurezza in cantiere. Situazioni simili sono state scoperte in altri contesti lavorativi: a Codognè, ad esempio, è stata sospesa l’attività di un altro cantiere dove i lavoratori erano esposti a rischi elevati lavorando sul tetto senza adeguate misure di sicurezza. Anche a Mareno di Piave, una ditta ha subito la stessa sorte per non aver redatto il necessario Piano Operativo di Sicurezza.
Settori Agricolo e Commerciale non sono da meno
La stessa vigilanza ha portato alla scoperta di lavoratori non regolarizzati anche nel settore agricolo e commerciale. A San Fior, un’azienda agricola è stata sospesa per l’impiego di un lavoratore extracomunitario in nero, intento nella rilegatura delle viti. Nel commercio, un’autolavaggio a Vazzola e una carrozzeria a Cornuda hanno subito sospensioni per analoghe violazioni.
Conseguenze delle Violazioni: una panoramica delle sanzioni
Questi controlli hanno evidenziato non solo la mancanza di regolarizzazione dei lavoratori ma anche gravi mancanze in termini di sicurezza sul lavoro, come l’omissione di dispositivi di protezione individuale nei lavori in quota, la mancata formazione dei lavoratori e la non nomina del medico competente. Le aziende coinvolte si trovano ora di fronte a significative sanzioni economiche e alla sospensione temporanea delle attività, misure volte a ristabilire le normative del lavoro e a proteggere i diritti dei lavoratori.
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