Pistola puntata contro un rider per rubargli le pizze: trovato un arsenale a casa degli indagati
Oderzo, rapina a un rider: i Carabinieri trovano coltelli, katana e pistole a salve in casa dei due indagati.
ODERZO (TV) – La perquisizione eseguita dai Carabinieri della Tenenza di Oderzo ha portato alla scoperta di un vero e proprio arsenale nella disponibilità dei due giovani indagati per la rapina ai danni di un rider della pizzeria “Toledo”, avvenuta lo scorso 16 ottobre. L’attività investigativa, condotta sotto delega della Procura, segna un nuovo sviluppo in un caso che aveva destato allarme nella comunità locale.
La rapina al fattorino: minacciato con una pistola per rubare pizze
Il giovane rider, giunto a consegnare un ordine in una zona periferica di Oderzo, era stato avvicinato da due individui che lo avevano minacciato con una pistola, costringendolo a consegnare le pizze – dal valore complessivo di circa 60 euro – prima di darsi alla fuga. Un episodio che, pur nella sua apparente banalità, aveva mostrato una pericolosa escalation nell’uso della violenza.
Le indagini portano a due giovani opitergini
Gli accertamenti condotti dai militari hanno permesso di risalire a due giovani del posto, di 20 e 22 anni, entrambi disoccupati e con precedenti. Le evidenze raccolte li hanno resi destinatari di una perquisizione domiciliare mirata, eseguita nelle scorse ore.
L’arsenale rinvenuto: coltelli, tirapugni, katana e repliche di pistole
L’accesso nelle abitazioni ha portato a una scoperta inquietante:
cinque coltelli da combattimento,
cinque pistole a salve senza tappo rosso,
alcuni tirapugni,
una katana.
Tutto materiale detenuto illegalmente e posto sotto sequestro. Un insieme di armi e strumenti atti a offendere che apre interrogativi su eventuali utilizzi in altri contesti.
Possibili collegamenti con altre aggressioni
Gli investigatori stanno infatti verificando se le armi sequestrate possano essere state impiegate in altri episodi delittuosi nel territorio. È al vaglio, in particolare, un’aggressione avvenuta il 27 ottobre ai danni di un 22enne della provincia di Pordenone, per la quale sarebbero emersi elementi che potrebbero collegare i due indagati.
Le accuse e la posizione degli indagati
I due giovani erano già indagati per rapina aggravata, ma a questo capo d’imputazione si aggiunge ora la contestazione della detenzione illegale di armi e strumenti atti a offendere. Resta comunque fermo che entrambi godono della presunzione di innocenza fino a eventuale sentenza definitiva.