PADOVA – Nuovo episodio di razzismo nei campi da calcio padovani sabato 18 gennaio. Durante la partita tra il Real Padova e il San Giorgio in Bosco, valida per il campionato provinciale Juniores, un terzino del Real Padova, appena diciottenne, ha chiesto la sostituzione a metà del secondo tempo, visibilmente commosso. La causa: insulti razzisti provenienti dalla panchina avversaria, definendolo “scimmia” per il colore della pelle.
La denuncia e la reazione dell’allenatore
Nonostante l’arbitro non abbia udito gli insulti durante la partita, il commento razzista è apparso sul sito Tuttocampo.it nel tardo pomeriggio, firmato da un sostenitore del San Giorgio in Bosco. L’allenatore del Real Padova, Marco Varrotto, ha preso atto dell’offesa e ha deciso di intervenire: la società sportiva sta valutando una denuncia nei confronti dell’autore del commento. L’obiettivo è proteggere i propri giocatori, in particolare quelli di colore, spesso bersaglio di insulti razzisti.
L’allenatore e la battaglia contro il razzismo
L’allenatore, visibilmente sconvolto, ha evidenziato che il limite di tolleranza è stato superato: “Siamo stanchi di dover sostituire i nostri ragazzi dopo 70 minuti di insulti. Questo non è più accettabile”, ha dichiarato Varrotto. Nonostante gli sforzi della squadra nel non rispondere alle provocazioni, l’allenatore ha sottolineato che questi episodi vanno oltre i confini della civiltà, mettendo a rischio l’aspetto educativo che dovrebbe caratterizzare lo sport.
PADOVA – Nuovo episodio di razzismo nei campi da calcio padovani sabato 18 gennaio. Durante la partita tra il Real Padova e il San Giorgio in Bosco, valida per il campionato provinciale Juniores, un terzino del Real Padova, appena diciottenne, ha chiesto la sostituzione a metà del secondo tempo, visibilmente commosso. La causa: insulti razzisti provenienti dalla panchina avversaria, definendolo “scimmia” per il colore della pelle.
La denuncia e la reazione dell’allenatore
Nonostante l’arbitro non abbia udito gli insulti durante la partita, il commento razzista è apparso sul sito Tuttocampo.it nel tardo pomeriggio, firmato da un sostenitore del San Giorgio in Bosco. L’allenatore del Real Padova, Marco Varrotto, ha preso atto dell’offesa e ha deciso di intervenire: la società sportiva sta valutando una denuncia nei confronti dell’autore del commento. L’obiettivo è proteggere i propri giocatori, in particolare quelli di colore, spesso bersaglio di insulti razzisti.
L’allenatore e la battaglia contro il razzismo
L’allenatore, visibilmente sconvolto, ha evidenziato che il limite di tolleranza è stato superato: “Siamo stanchi di dover sostituire i nostri ragazzi dopo 70 minuti di insulti. Questo non è più accettabile”, ha dichiarato Varrotto. Nonostante gli sforzi della squadra nel non rispondere alle provocazioni, l’allenatore ha sottolineato che questi episodi vanno oltre i confini della civiltà, mettendo a rischio l’aspetto educativo che dovrebbe caratterizzare lo sport.
PADOVA – Nuovo episodio di razzismo nei campi da calcio padovani sabato 18 gennaio. Durante la partita tra il Real Padova e il San Giorgio in Bosco, valida per il campionato provinciale Juniores, un terzino del Real Padova, appena diciottenne, ha chiesto la sostituzione a metà del secondo tempo, visibilmente commosso. La causa: insulti razzisti provenienti dalla panchina avversaria, definendolo “scimmia” per il colore della pelle.
La denuncia e la reazione dell’allenatore
Nonostante l’arbitro non abbia udito gli insulti durante la partita, il commento razzista è apparso sul sito Tuttocampo.it nel tardo pomeriggio, firmato da un sostenitore del San Giorgio in Bosco. L’allenatore del Real Padova, Marco Varrotto, ha preso atto dell’offesa e ha deciso di intervenire: la società sportiva sta valutando una denuncia nei confronti dell’autore del commento. L’obiettivo è proteggere i propri giocatori, in particolare quelli di colore, spesso bersaglio di insulti razzisti.
L’allenatore e la battaglia contro il razzismo
L’allenatore, visibilmente sconvolto, ha evidenziato che il limite di tolleranza è stato superato: “Siamo stanchi di dover sostituire i nostri ragazzi dopo 70 minuti di insulti. Questo non è più accettabile”, ha dichiarato Varrotto. Nonostante gli sforzi della squadra nel non rispondere alle provocazioni, l’allenatore ha sottolineato che questi episodi vanno oltre i confini della civiltà, mettendo a rischio l’aspetto educativo che dovrebbe caratterizzare lo sport.
PADOVA – Nuovo episodio di razzismo nei campi da calcio padovani sabato 18 gennaio. Durante la partita tra il Real Padova e il San Giorgio in Bosco, valida per il campionato provinciale Juniores, un terzino del Real Padova, appena diciottenne, ha chiesto la sostituzione a metà del secondo tempo, visibilmente commosso. La causa: insulti razzisti provenienti dalla panchina avversaria, definendolo “scimmia” per il colore della pelle.
La denuncia e la reazione dell’allenatore
Nonostante l’arbitro non abbia udito gli insulti durante la partita, il commento razzista è apparso sul sito Tuttocampo.it nel tardo pomeriggio, firmato da un sostenitore del San Giorgio in Bosco. L’allenatore del Real Padova, Marco Varrotto, ha preso atto dell’offesa e ha deciso di intervenire: la società sportiva sta valutando una denuncia nei confronti dell’autore del commento. L’obiettivo è proteggere i propri giocatori, in particolare quelli di colore, spesso bersaglio di insulti razzisti.
L’allenatore e la battaglia contro il razzismo
L’allenatore, visibilmente sconvolto, ha evidenziato che il limite di tolleranza è stato superato: “Siamo stanchi di dover sostituire i nostri ragazzi dopo 70 minuti di insulti. Questo non è più accettabile”, ha dichiarato Varrotto. Nonostante gli sforzi della squadra nel non rispondere alle provocazioni, l’allenatore ha sottolineato che questi episodi vanno oltre i confini della civiltà, mettendo a rischio l’aspetto educativo che dovrebbe caratterizzare lo sport.
PADOVA – Nuovo episodio di razzismo nei campi da calcio padovani sabato 18 gennaio. Durante la partita tra il Real Padova e il San Giorgio in Bosco, valida per il campionato provinciale Juniores, un terzino del Real Padova, appena diciottenne, ha chiesto la sostituzione a metà del secondo tempo, visibilmente commosso. La causa: insulti razzisti provenienti dalla panchina avversaria, definendolo “scimmia” per il colore della pelle.
La denuncia e la reazione dell’allenatore
Nonostante l’arbitro non abbia udito gli insulti durante la partita, il commento razzista è apparso sul sito Tuttocampo.it nel tardo pomeriggio, firmato da un sostenitore del San Giorgio in Bosco. L’allenatore del Real Padova, Marco Varrotto, ha preso atto dell’offesa e ha deciso di intervenire: la società sportiva sta valutando una denuncia nei confronti dell’autore del commento. L’obiettivo è proteggere i propri giocatori, in particolare quelli di colore, spesso bersaglio di insulti razzisti.
L’allenatore e la battaglia contro il razzismo
L’allenatore, visibilmente sconvolto, ha evidenziato che il limite di tolleranza è stato superato: “Siamo stanchi di dover sostituire i nostri ragazzi dopo 70 minuti di insulti. Questo non è più accettabile”, ha dichiarato Varrotto. Nonostante gli sforzi della squadra nel non rispondere alle provocazioni, l’allenatore ha sottolineato che questi episodi vanno oltre i confini della civiltà, mettendo a rischio l’aspetto educativo che dovrebbe caratterizzare lo sport.
PADOVA – Nuovo episodio di razzismo nei campi da calcio padovani sabato 18 gennaio. Durante la partita tra il Real Padova e il San Giorgio in Bosco, valida per il campionato provinciale Juniores, un terzino del Real Padova, appena diciottenne, ha chiesto la sostituzione a metà del secondo tempo, visibilmente commosso. La causa: insulti razzisti provenienti dalla panchina avversaria, definendolo “scimmia” per il colore della pelle.
La denuncia e la reazione dell’allenatore
Nonostante l’arbitro non abbia udito gli insulti durante la partita, il commento razzista è apparso sul sito Tuttocampo.it nel tardo pomeriggio, firmato da un sostenitore del San Giorgio in Bosco. L’allenatore del Real Padova, Marco Varrotto, ha preso atto dell’offesa e ha deciso di intervenire: la società sportiva sta valutando una denuncia nei confronti dell’autore del commento. L’obiettivo è proteggere i propri giocatori, in particolare quelli di colore, spesso bersaglio di insulti razzisti.
L’allenatore e la battaglia contro il razzismo
L’allenatore, visibilmente sconvolto, ha evidenziato che il limite di tolleranza è stato superato: “Siamo stanchi di dover sostituire i nostri ragazzi dopo 70 minuti di insulti. Questo non è più accettabile”, ha dichiarato Varrotto. Nonostante gli sforzi della squadra nel non rispondere alle provocazioni, l’allenatore ha sottolineato che questi episodi vanno oltre i confini della civiltà, mettendo a rischio l’aspetto educativo che dovrebbe caratterizzare lo sport.
PADOVA – Nuovo episodio di razzismo nei campi da calcio padovani sabato 18 gennaio. Durante la partita tra il Real Padova e il San Giorgio in Bosco, valida per il campionato provinciale Juniores, un terzino del Real Padova, appena diciottenne, ha chiesto la sostituzione a metà del secondo tempo, visibilmente commosso. La causa: insulti razzisti provenienti dalla panchina avversaria, definendolo “scimmia” per il colore della pelle.
La denuncia e la reazione dell’allenatore
Nonostante l’arbitro non abbia udito gli insulti durante la partita, il commento razzista è apparso sul sito Tuttocampo.it nel tardo pomeriggio, firmato da un sostenitore del San Giorgio in Bosco. L’allenatore del Real Padova, Marco Varrotto, ha preso atto dell’offesa e ha deciso di intervenire: la società sportiva sta valutando una denuncia nei confronti dell’autore del commento. L’obiettivo è proteggere i propri giocatori, in particolare quelli di colore, spesso bersaglio di insulti razzisti.
L’allenatore e la battaglia contro il razzismo
L’allenatore, visibilmente sconvolto, ha evidenziato che il limite di tolleranza è stato superato: “Siamo stanchi di dover sostituire i nostri ragazzi dopo 70 minuti di insulti. Questo non è più accettabile”, ha dichiarato Varrotto. Nonostante gli sforzi della squadra nel non rispondere alle provocazioni, l’allenatore ha sottolineato che questi episodi vanno oltre i confini della civiltà, mettendo a rischio l’aspetto educativo che dovrebbe caratterizzare lo sport.
PADOVA – Nuovo episodio di razzismo nei campi da calcio padovani sabato 18 gennaio. Durante la partita tra il Real Padova e il San Giorgio in Bosco, valida per il campionato provinciale Juniores, un terzino del Real Padova, appena diciottenne, ha chiesto la sostituzione a metà del secondo tempo, visibilmente commosso. La causa: insulti razzisti provenienti dalla panchina avversaria, definendolo “scimmia” per il colore della pelle.
La denuncia e la reazione dell’allenatore
Nonostante l’arbitro non abbia udito gli insulti durante la partita, il commento razzista è apparso sul sito Tuttocampo.it nel tardo pomeriggio, firmato da un sostenitore del San Giorgio in Bosco. L’allenatore del Real Padova, Marco Varrotto, ha preso atto dell’offesa e ha deciso di intervenire: la società sportiva sta valutando una denuncia nei confronti dell’autore del commento. L’obiettivo è proteggere i propri giocatori, in particolare quelli di colore, spesso bersaglio di insulti razzisti.
L’allenatore e la battaglia contro il razzismo
L’allenatore, visibilmente sconvolto, ha evidenziato che il limite di tolleranza è stato superato: “Siamo stanchi di dover sostituire i nostri ragazzi dopo 70 minuti di insulti. Questo non è più accettabile”, ha dichiarato Varrotto. Nonostante gli sforzi della squadra nel non rispondere alle provocazioni, l’allenatore ha sottolineato che questi episodi vanno oltre i confini della civiltà, mettendo a rischio l’aspetto educativo che dovrebbe caratterizzare lo sport.
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