Neonato positivo alla cocaina, i genitori fanno i nomi dei pusher: sono un 55enne e un 71enne

Pene diverse per i due spacciatori, già noti alle forze dell'ordine: 4 anni di carcere per il 55enne e lavori di pubblica utilità per il 71enne.

13 settembre 2025 15:22
Neonato positivo alla cocaina, i genitori fanno i nomi dei pusher: sono un 55enne e un 71enne -
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CHIOGGIA (VENEZIA) - Un caso sconvolgente ha scosso Chioggia, dove un neonato è risultato positivo alla cocaina. La scoperta ha fatto scattare immediatamente l’indagine delle forze dell’ordine, che hanno messo alle strette i genitori del piccolo per arrivare ai responsabili dello spaccio.

Grazie alle ammissioni della coppia, gli investigatori sono riusciti a ricostruire la rete di rifornimento, individuando due uomini noti alle autorità: D.V., 55 anni, e L. C., 71 anni, entrambi originari della zona.

I pusher rifornivano i genitori con cadenza settimanale

Gli inquirenti hanno ricostruito che, almeno fino a settembre 2020, i due fornivano cocaina alla coppia con una cadenza regolare, circa due volte a settimana. Le dosi erano di mezzo grammo per volta, segno di una fornitura costante.

Il 55enne D.V., già noto per precedenti legati allo spaccio, ha patteggiato davanti alla Giudice Giulia Caucci una condanna di 4 mesi di carcere, che si aggiunge a una pena di 4 anni e mezzo appena terminata. L'uomo dovrà quindi tornare dietro le sbarre.

Già nel 2020 l'uomo era stato arrestato dagli agenti del commissariato locale e dalla squadra cinofili di Padova. Nella sua abitazione erano state trovate numerose dosi pronte allo smercio, per un totale di circa un etto di cocaina, oltre a 2.300 euro in contanti considerati frutto dell’attività illecita.

Successivamente, durante un’altra perquisizione, gli investigatori hanno rinvenuto un etto e mezzo di cocaina, fatto che aveva portato a una seconda denuncia. Nel passato di D.V. ci sono anche altri episodi: già nel 2018 era stato condannato a un anno, un mese e 20 giorni per possesso di droga.

Pena alternativa per il pusher anziano

Diversa la sorte per L.C., 71 anni, difeso dall’Avv. Marta Rossetti, per il quale la condanna è stata convertita in lavori di pubblica utilità. Una decisione che, secondo fonti giudiziarie, tiene conto dell’età avanzata dell’uomo.

Nella sua abitazione gli agenti hanno scoperto strumenti per il confezionamento delle dosi e 9.500 euro in contanti nascosti in un’intercapedine. La somma è stata sequestrata come provento dello spaccio.

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