Mondo della musica in lutto: storico dj veronese Marco Dionigi è morto nel sonno a 55 anni
Il mondo della musica dance italiana piange Marco Dionigi, storico dj e produttore veronese, scomparso improvvisamente nel sonno a 55 anni.
Samuele Meton
VERONA – Addio a Marco Dionigi, storico dj e produttore: il mondo della musica dance italiana piange la scomparsa improvvisa di Marco Dionigi, morto nel sonno all’età di 55 anni. Il decesso, avvenuto nelle scorse ore, ha lasciato sgomenti familiari, amici, colleghi e tanti appassionati che lo seguivano da decenni sulle piste da ballo e nelle consolle di tutta Italia.
Un punto di riferimento della scena dance
Dionigi è stato per oltre trent’anni una delle figure di spicco nel panorama clubbing veronese e nazionale, legando in modo indissolubile il suo nome alla discoteca Alter Ego. La sua capacità di rinnovarsi e di proporre set sempre originali lo ha reso protagonista di serate memorabili, sia nei grandi eventi che nei party più ricercati. Solo due settimane fa si era esibito al Folpo Summer Festival di Noventa Padovana, confermando la sua energia e il suo legame con il pubblico.
Un artista dalla visione fuori dagli schemi
Lo stile di Marco Dionigi era riconoscibile per la sua originalità e per l’approccio mai banale al mestiere di dj. A inizio anni ‘90 lancia il sound Slow Motion, una miscela di bassi BPM, melodie ipnotiche e influenze new age, che diventa cifra stilistica apprezzata su scala nazionale. Da Verona, il suo talento si fa conoscere ovunque, sia come dj sia come produttore e fondatore dell’etichetta Tube Records, imponendosi con brani come Anaconda, Heaven Flute, Le Serpent, Way Out, The Hard Rocks, Seregenti, Manta e Freefall.
Il ricordo di una comunità musicale
La notizia della sua scomparsa, divulgata dal profilo della discoteca Alter Ego, si è rapidamente diffusa sui social, soprattutto tra chi ha vissuto e amato le notti dance e le atmosfere dei dancefloor italiani. Numerosi i messaggi di cordoglio e affetto, a testimonianza dell’impatto che Dionigi ha avuto su più generazioni di appassionati di musica elettronica e clubbing. Toccante il messaggio del collega Adrian Morrison: "Ciao Marco, adesso fai sentire la tua musica agli angeli."
