SILEA – Venerdì 10 maggio, al Parco dei Moreri di Silea, si è svolta una grande festa per celebrare la conclusione del progetto “Mani in pasta. Farine grintose per impasti che sanno di vita”. Questo percorso, promosso da Acto Triveneto, Auser Treviso Provinciale Aps, Polaris e Ulss 2 Marca Trevigiana con il patrocinio del Comune di Silea, ha visto la partecipazione di pazienti oncologiche e dei loro caregivers, guidati dal campione mondiale di velocità nella pizza, Luca Bonazza, e dalla biologa nutrizionista Roberta Franceschini.
Un progetto di rinascita e solidarietà
Il corso, iniziato il 15 aprile, si è articolato in otto incontri durante i quali 30 partecipanti hanno imparato a preparare pizze e pane, riscoprendo al contempo il valore della comunità e della condivisione. Questa attività, oltre a essere un momento di apprendimento, ha permesso ai partecipanti di sentirsi parte di un gruppo e di condividere momenti di attesa e pazienza, dimostrando il potere terapeutico della cucina.
Come disse Diogene Laerzio, citando un antico detto di Pitagora: “L’universo comincia con il pane” . Preparare il pane insieme è stato un modo per i partecipanti di ricostruire la propria vita e il proprio senso di appartenenza dopo la malattia.
Serata di festa e degustazione
La serata conclusiva ha visto la partecipazione dell’Amministrazione comunale e della cittadinanza, invitati a degustare le pizze preparate da Luca Bonazza e dai partecipanti al corso. L’entusiasmo e il calore con cui sono stati accolti i loro lavori hanno ripagato l’impegno e la dedizione di tutti.
Petra De Zanet, presidente di Acto Veneto, ha evidenziato l’importanza del progetto: “Il progetto ‘Mani in pasta. Farine grintose per impasti che sanno di vita’ è stato una vera e propria ginnastica per la vita per le pazienti oncologiche. Ha facilitato l’elaborazione delle emozioni negative legate alla malattia e ha contribuito a superare le sensazioni di isolamento sociale” .
Un futuro di nuove opportunità
Manuela Beni, presidente di Polaris, ha sottolineato che la conclusione del progetto “Mani in pasta” rappresenta in realtà l’inizio di nuove esperienze. “Il nostro obiettivo è trasformare le fragilità in potenzialità per la comunità, coltivando i valori dell’inclusione. Questo è il principio alla base del nostro grande progetto ‘Villaggio solidale-Terre di Vita'” .
Emozioni e gratitudine
Luca Bonazza ha espresso profonda gratitudine per l’esperienza: “Quando sono stato contattato da Manuela e Petra e mi hanno presentato questa opportunità, ho accettato subito. Quello che mi ha segnato profondamente sono i sentimenti e le emozioni positive che si sono create all’interno del gruppo in pochissimo tempo. È stata davvero un’esperienza unica. Umiltà, semplicità, leggerezza, gioia sono solo alcuni degli aspetti che abbiamo vissuto in questo corso. Iniziative come questa fanno bene a tutti”.
Il progetto “Mani in pasta” ha dimostrato come la cucina possa diventare un mezzo per creare una rete di supporto e condivisione, offrendo ai partecipanti non solo competenze culinarie, ma anche un’importante occasione di rinascita personale e comunitaria.
Rimani sempre aggiornato in tempo reale, iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram. Per segnalazioni 327 94 39 574