Nelle ultime sette ore, dalla mezzanotte alle sette del mattino del 22 maggio, si sono verificati alcuni piovaschi isolati. Dopo le prime ore, le piogge sono state generalmente assenti o molto deboli e sporadiche.
Situazione idrologica attuale
Le precipitazioni recenti hanno causato un aumento dei livelli idrometrici nei bacini idrografici della zona pedemontana. Di seguito, l’aggiornamento della situazione alle ore 08:00 del 22 maggio:
Nel sistema Agno-Guà-Fratta-Gorzone, i livelli sono in calo in tutte le sezioni, ma rimangono sopra la prima soglia nelle sezioni di Recoaro, Ponte Brogliano, Ponte Guà, Ponte Asse e Lonigo. Nel Frassine, il colmo di piena sta transitando, mentre a Valli Mocenighe sul Fratta il livello si mantiene stabile e sopra la terza soglia.
Nel sistema Bacchiglione-Retrone, continua la diminuzione dei livelli al nodo idraulico di Vicenza, pur rimanendo superiori alla prima soglia. Alla sezione di Longare, il colmo di piena è transitato nelle prime ore del 22 maggio ed è attualmente in diminuzione, ma ancora sopra la seconda soglia. Alla sezione di Montegalda, il livello è in crescita e prossimo alla terza soglia.
Nel fiume Brenta, i livelli sono generalmente in calo lungo il tratto montano dell’asta. A Barziza (Bassano del Grappa), il livello è in diminuzione ma ancora sopra la seconda soglia, mentre è in lieve crescita o al colmo nelle sezioni di pianura (Limena e Stra).
Il livello idrometrico dell’Adige è in lieve crescita alla sezione di Verona, rimanendo comunque sopra la prima soglia. Alla sezione di Boara Pisani, il livello ha superato la prima soglia ed è tuttora in crescita. Nelle sezioni trentine dell’Adige, i livelli sono in lieve diminuzione.
Nel fiume Livenza, il colmo di piena sta interessando la sezione di San Cassiano, dove il livello è sopra la prima soglia.
Previsioni per le prossime ore
Meteo
Nelle prossime ore, dalle 07:00 alle 16:00 del 22 maggio, è prevista la ripresa di qualche piovaschi isolati nelle prime ore del mattino, seguiti dalla formazione di rovesci o temporali che saranno da locali a sparsi dalla tarda mattinata.
Situazione idrologica prevista
Lungo il sistema Agno-Guà-Fratta-Gorzone, i livelli rimarranno sostenuti per le prossime ore, specialmente a valle delle casse di Montebello, dove sta transitando l’onda di piena. La propagazione dei colmi di piena determinerà ulteriori incrementi dei livelli lungo i tratti di pianura dei fiumi Bacchiglione, a valle di Longare, e Brenta, a valle di Limena. Incrementi dei livelli interesseranno nelle prossime ore il tratto veneto del Livenza e le sezioni di bassa pianura dell’Adige. Vista la saturazione dei suoli, permane il rischio di innesco di movimenti franosi nei territori montani e collinari.
Dettagli approfonditi sulla situazione attuale
Agno-Guà-Fratta-Gorzone
Il sistema Agno-Guà-Fratta-Gorzone è uno dei bacini idrografici più complessi della regione, comprendente numerosi corsi d’acqua e canali di drenaggio. Il monitoraggio costante delle sezioni critiche, come Recoaro, Ponte Brogliano, Ponte Guà, Ponte Asse e Lonigo, è fondamentale per prevenire e gestire eventuali emergenze idrauliche. Recoaro è particolarmente sensibile a causa della sua posizione montana. Anche con livelli in calo, la soglia di allerta rimane alta, suggerendo la necessità di vigilanza continua. Ponte Brogliano, situato in una zona di transizione tra la montagna e la pianura, fornisce informazioni cruciali sui deflussi che potrebbero influenzare le aree a valle. Le sezioni di Ponte Guà, Ponte Asse e Lonigo sono strategiche per capire l’andamento del livello idrometrico man mano che l’acqua si sposta verso le aree più pianeggianti. La saturazione del suolo e i flussi di bonifica contribuiscono a mantenere alti i livelli.
Bacchiglione-Retrone
Il sistema Bacchiglione-Retrone copre un’ampia area che include importanti nodi idraulici come Vicenza, Longare e Montegalda. L’andamento dei livelli in queste sezioni è indicativo di come il sistema idrografico risponde alle precipitazioni e alle condizioni del terreno. A Vicenza, il nodo idraulico è un punto cruciale per il controllo delle acque. Anche se i livelli sono in diminuzione, la situazione rimane critica e monitorata costantemente. A Longare, la transizione del colmo di piena nelle prime ore del 22 maggio è stata seguita da una diminuzione dei livelli, ma la soglia di allerta rimane alta. Le previsioni indicano che potrebbero esserci ulteriori incrementi in caso di piogge aggiuntive. A Montegalda, i livelli sono ancora in crescita, il che rappresenta una preoccupazione per le zone circostanti. Le misure di contenimento e monitoraggio sono essenziali per prevenire esondazioni.
Brenta
Il fiume Brenta, con le sue diverse sezioni monitorate, mostra un comportamento variegato a seconda della zona considerata. Nel tratto montano, i livelli sono in calo, segnalando un primo segnale di allentamento delle pressioni idriche. Tuttavia, il continuo monitoraggio è necessario per assicurare che i livelli non risalgano improvvisamente. A Barziza (Bassano del Grappa), anche se in calo, i livelli sopra la seconda soglia richiedono attenzione. La gestione delle risorse idriche in questa zona è cruciale per evitare sovraccarichi nei tratti a valle. Le sezioni di Limena e Stra, nelle aree di pianura, mostrano una lieve crescita o stabilità al colmo. Questo suggerisce che le aree a valle potrebbero vedere un aumento dei livelli nelle prossime ore.
Adige
Il fiume Adige è uno dei principali corsi d’acqua della regione, e le sue condizioni influenzano ampie aree del territorio. A Verona, la sezione con un livello in lieve crescita ma sopra la prima soglia richiede una continua vigilanza. Gli operatori locali devono essere pronti a intervenire in caso di ulteriori aumenti. A Boara Pisani, il superamento della prima soglia e la crescita continua indicano una situazione che potrebbe peggiorare rapidamente. Le autorità locali sono in allerta per gestire eventuali emergenze. Nelle sezioni trentine dell’Adige, i livelli sono in lieve diminuzione, il che può offrire un po’ di respiro, ma la situazione rimane instabile.
Livenza
Il fiume Livenza, con il colmo di piena che interessa la sezione di San Cassiano, rappresenta un altro punto critico. A San Cassiano, il superamento della prima soglia indica una situazione di allerta. Il colmo di piena suggerisce che le aree circostanti devono essere pronte a possibili inondazioni.
Effetti al suolo registrati il 22 maggio 2024
La recente rotta arginale sul torrente Laverda, presso il Comune di Sandrigo (VI), è stata una delle emergenze gestite. Il pronto intervento del Genio Civile ha permesso di sistemare la situazione verso le ore 04:00 del mattino, prevenendo ulteriori danni.
Considerazioni aggiuntive e misure di prevenzione
La gestione dei bacini idrografici richiede un coordinamento costante tra diverse agenzie e autorità. Il monitoraggio continuo, l’aggiornamento delle infrastrutture e l’educazione delle comunità locali sono elementi chiave per prevenire disastri.
Monitoraggio continuo
L’importanza del monitoraggio in tempo reale non può essere sottolineata abbastanza. Utilizzando una rete di sensori e stazioni di monitoraggio, le autorità possono ottenere dati precisi e tempestivi sui livelli idrometrici, permettendo interventi rapidi ed efficaci. Questi strumenti tecnologici avanzati permettono di avere un quadro aggiornato e preciso delle condizioni dei corsi d’acqua, permettendo di anticipare possibili situazioni di emergenza.
Aggiornamento delle infrastrutture
Le infrastrutture esistenti, come le dighe, le casse di espansione e i canali di drenaggio, devono essere costantemente mantenute e aggiornate per far fronte ai cambiamenti climatici e alle condizioni meteorologiche estreme. Investimenti in tecnologie avanzate e materiali più resistenti possono contribuire a migliorare la resilienza delle strutture.
Manutenzione e prevenzione
La manutenzione regolare delle infrastrutture idrauliche è essenziale per garantire la loro funzionalità. Questo include la pulizia dei canali di drenaggio, la verifica dello stato delle dighe e dei ponti, e la manutenzione delle casse di espansione. Le attività di prevenzione, come la gestione della vegetazione lungo gli argini dei fiumi e la riparazione tempestiva delle infrastrutture danneggiate, sono cruciali per prevenire disastri.
Educazione delle comunità locali
L’educazione delle comunità locali sulle pratiche di sicurezza e sulle misure da adottare in caso di emergenza idrologica è fondamentale. Le autorità devono lavorare con le scuole, le organizzazioni comunitarie e i media per diffondere informazioni su come prepararsi e rispondere a eventi di piena e inondazioni. La formazione include la creazione di piani di emergenza familiari, la conoscenza delle vie di evacuazione e la preparazione di kit di emergenza.
Impatti del cambiamento climatico
Il cambiamento climatico sta aumentando la frequenza e l’intensità degli eventi meteorologici estremi. Le piogge intense e improvvise possono causare piene rapide e inondazioni, mettendo a dura prova le infrastrutture idrauliche esistenti. La gestione delle risorse idriche deve quindi tenere conto di queste nuove sfide, implementando soluzioni sostenibili e resilienti.
Adattamento delle infrastrutture
Adattare le infrastrutture esistenti ai cambiamenti climatici significa progettare e costruire strutture che possano resistere a eventi meteorologici estremi. Questo include l’uso di materiali avanzati, la costruzione di argini più alti e robusti, e l’implementazione di sistemi di drenaggio efficienti. Le nuove tecnologie, come i sistemi di monitoraggio automatici e i sensori avanzati, possono fornire dati in tempo reale per migliorare la gestione delle risorse idriche.
Progettazione urbana sostenibile
La progettazione urbana sostenibile può contribuire a ridurre il rischio di inondazioni. Questo include la creazione di aree verdi e spazi aperti che possono assorbire l’acqua piovana, la costruzione di bacini di ritenzione e la progettazione di sistemi di drenaggio urbano che possano gestire grandi quantità di acqua. Le città devono integrare queste misure nei loro piani di sviluppo urbano per migliorare la resilienza alle inondazioni.
Politiche e regolamenti
Le politiche e i regolamenti giocano un ruolo cruciale nella gestione delle risorse idriche e nella prevenzione delle inondazioni. Le autorità devono implementare regolamenti rigorosi per la gestione delle risorse idriche, la protezione delle aree vulnerabili e la costruzione di infrastrutture resilienti. Questo include la regolamentazione dell’uso del suolo, la protezione delle zone umide e la limitazione dello sviluppo in aree a rischio di inondazione.
Collaborazione tra enti
La gestione delle risorse idriche richiede la collaborazione tra diversi enti e livelli di governo. Le autorità locali, regionali e nazionali devono lavorare insieme per sviluppare piani di gestione integrati che tengano conto delle diverse esigenze e delle caratteristiche specifiche dei bacini idrografici. La cooperazione internazionale può anche essere necessaria per la gestione dei bacini transfrontalieri.
Innovazione tecnologica
L’innovazione tecnologica offre nuove opportunità per migliorare la gestione delle risorse idriche e prevenire le inondazioni. I sistemi di modellazione e previsione avanzati possono aiutare a prevedere le piene e le inondazioni con maggiore precisione, permettendo di prendere misure preventive tempestive. Le tecnologie di rilevamento remoto, come i droni e i satelliti, possono fornire dati dettagliati sullo stato delle infrastrutture e delle risorse idriche.
Sistemi di allerta precoce
I sistemi di allerta precoce sono strumenti cruciali per la prevenzione delle inondazioni. Questi sistemi possono monitorare le condizioni meteorologiche e idrologiche in tempo reale e inviare avvisi tempestivi alle autorità e alle comunità locali. L’implementazione di questi sistemi richiede investimenti in tecnologie avanzate e la formazione del personale per garantire una risposta efficace alle emergenze.
Ruolo della comunità
Le comunità locali giocano un ruolo importante nella gestione delle risorse idriche e nella prevenzione delle inondazioni. La partecipazione della comunità nei processi decisionali può migliorare l’efficacia delle misure di gestione e aumentare la consapevolezza dei rischi. Le comunità possono contribuire attraverso la sorveglianza volontaria dei corsi d’acqua, la segnalazione di problemi e la partecipazione a esercitazioni di emergenza.
Volontariato e partecipazione attiva
Il volontariato è un aspetto importante della gestione delle emergenze. Le organizzazioni di volontariato possono fornire supporto durante le emergenze, aiutare nella distribuzione di risorse e partecipare alle operazioni di soccorso e recupero. La partecipazione attiva delle comunità può migliorare la resilienza e la capacità di risposta alle inondazioni.
La gestione delle risorse idriche e la prevenzione delle inondazioni sono sfide complesse che richiedono un approccio integrato e coordinato. Le recenti condizioni meteorologiche e idrologiche evidenziano l’importanza di un monitoraggio continuo, l’aggiornamento delle infrastrutture e la collaborazione tra enti e comunità. L’innovazione tecnologica e la progettazione urbana sostenibile offrono nuove opportunità per migliorare la resilienza alle inondazioni. È essenziale che tutte le parti interessate lavorino insieme per sviluppare e implementare strategie efficaci che proteggano le persone e le proprietà dai rischi idrologici.
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