MONSELICE. La perdita di Carlo Fattore ha lasciato una comunità intera addolorata.
L’imprenditore cinquantenne è deceduto improvvisamente domenica pomeriggio, lasciando la sua famiglia, i suoi amici e i suoi clienti increduli e sconvolti. Il fratello Alessandro ha raccontato di come Carlo ed egli fossero molto uniti, quasi come gemelli, e come la morte del fratello sia stata una tragedia inaspettata.
Carlo era un marito e un padre esemplare, e la sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile.
Le emozioni che pervadono coloro che conoscevano Carlo sono di incredulità e sgomento. Amici e clienti si sono stretti attorno alla compagna Giovanna e alle figlie Clara e Bianca, per confortarle in questo difficile momento.
La morte di Carlo è stata così improvvisa che gli amici e i medici che sono intervenuti per soccorrerlo non hanno potuto fare nulla per salvarlo. Sono in molti a chiedersi come sia potuto accadere un evento così tragico, e l’autopsia sulla salma potrà forse fornire una spiegazione.
Carlo Fattore era una figura molto conosciuta e rispettata, sia a Monselice che in tutta Italia. Lavorava come rappresentante di arredi per ufficio e gestiva, insieme al fratello Alessandro, un importante portafoglio clienti.
In particolare, si occupava del mercato in Emilia-Romagna e nelle Marche, dove aveva molti contatti proficui. I Fattore si sono affermati come imprenditori grazie al loro duro lavoro e alla loro cura dei rapporti umani. «Abbiamo sempre cercato di essere rispettosi e integerrimi», ha dichiarato Alessandro, «tanti clienti sono diventati nel tempo amici con cui confidarsi reciprocamente».
La simbiosi tra i due fratelli era autentica e profonda. Alessandro aveva aperto la ditta coinvolgendo poi il fratello, che era venuto a lavorare con lui dopo l’università. Nonostante Alessandro fosse il maggiore, aveva sempre aiutato e sostenuto Carlo con affetto e orgoglio, anche se Carlo era bravo e indipendente nel suo lavoro.
I due fratelli passavano molto tempo insieme, sia per lavoro che per svago, e parlavano molto delle loro attività e delle loro esperienze. Carlo amava la vita e la sua innata generosità gli aveva fatto guadagnare l’affetto e la stima di tutti coloro che lo conoscevano.
La vita di Carlo era incentrata sul lavoro e sulla sua famiglia. Dedicava il poco tempo libero che aveva alla compagna e alle sue bambine, che amava con tutto il suo cuore. Era solito accompagnare le figlie a scuola ogni mattina e qualche domenica fa era andato in montagna a sciare con Giovanna, Clara e Bianca, nell’ultima uscita tutti insieme prima della sua morte improvvisa.
La data delle esequie di Carlo Fattore non è stata ancora fissata, ma la famiglia ha comunicato che si terranno in duomo.
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