LENDINARA (RO), 8 agosto 2023 – “Grazie per la vostra accoglienza, così disarmante da togliere il fiato. Non tornavo in queste terre dal 2006 (anno del film “La giusta distanza” di Carlo Mazzacurati, girato in Polesine, ndr) ed oggi come allora, mi fate sentire accolta”. Un bagno d’affetto polesano per l’attrice Valentina Lodovini, al termine del reading concert “A futura memoria” in cui è protagonista, insieme al quartetto d’archi Fontanamix di Valentino Corvino. Una toccante opera di vivificazione della memoria dei crimini russi e delle rappresaglie cecene, contro civili inermi di ambo le parti, durante la cosiddetta Seconda guerra cecena, nel primo decennio del Duemila, secondo la testimonianza della giornalista Anna Politkovskaja, assassinata nel 2007.
Uno spettacolo intenso e crudo, andato in scena, unica data nel Triveneto, ieri sera (7 agosto) nel giardino storico di villa Dolfin Marchiori, a Lendinara, per la rassegna culturale itinerante Tra ville e giardini 2023. Proprio questo genere di scelte artistiche, completamente fuori dal mainstream festivaliero estivo, mette bene in luce lo spirito della fortunata rassegna diretta da Claudio Ronda di Ente Rovigo Festival, promossa e sostenuta dalla Provincia di Rovigo, con i 15 Comuni della rete, e con l’importante contributo di Regione Veneto e Fondazione Cariparo. Tra ville e giardini è come un prototipo organizzativo con cui la Provincia di Rovigo, che ha eccezionalmente mantenuto la delega alla Cultura, dimostra fattivamente che il teatro, la musica e gli spettacoli di valore si sposano benissimo con i paesaggi autentici del Polesine e con la voglia dei polesani di fare comunità sotto un palcoscenico e di accogliere anche i “fuori-paese”.
Con questo stesso spirito di accoglienza, che per “Lendinara città ospitale” è passato dallo slogan alla pratica, il sindaco Luigi Viaro ha salutato il numeroso pubblico, gli organizzatori ed il Prefetto di Rovigo Clemente Di Nuzzo, eccezionalmente presente con una delegazione della Prefettura Utg alla serata. “Il Prefetto rappresenta l’intero Polesine – ha detto il sindaco – ed è questo il concetto da tener presente, l’unitarietà del territorio. La cultura con Tra ville e giardini è un filo rosso che collega corti, ville, angoli del Polesine che spesso non si conoscono, e funziona da 24 edizioni. Vuol dire che la cultura è un’arma fondamentale per l’unità e quando si lavora assieme non dicendo: il mio campanile è il più bello; ma: il mio campanile è uno dei più belli insieme al territorio; dimostriamo la nostra bellezza, di cui possiamo andar fieri”.
“La formula funziona perché c’è una sinergia tra tutti i Comuni aderenti, che ringrazio – ha ribadito Lucia Ghiotti, consigliera provinciale alla Cultura. – La Provincia con gli Uffici Cultura si impegna da anni per questa manifestazione, che ha un’organizzazione importante e per selezionare spettacoli non comuni, anche sperimentali, insieme al direttore artistico Claudio Ronda”. Chiamato in causa, Ronda ha ricordato i volontari di Emergency Rovigo, che accompagnano ogni evento con il banchetto informativo ed ha presentato lo spettacolo: “Parliamo di libertà di pensiero e di opinione – ha detto – che non è sempre così scontata. Una lettura scenica alternata a musiche di compositori russi che erano considerate ‘degeneri’ perché non rappresentavano il sistema. Il teatro è la forma più diretta per raccontare una storia importante anche quando è cruda e non viene abbellita, per non sentirsi inermi, coltivando la memoria per non ricadere negli stessi errori”.
Tanto pubblico plaudente e parterre delle grandi occasioni hanno accolto questo reading concerto. Un’intensa Valentina Lodovini ha interpretato una selezione di scritti della giornalista russa Anna Politkovskaja, testimonianze crude e raccapriccianti delle violenze cui ha assistito. La crisi del teatro Dubrovka di Mosca, preso in ostaggio tra il 23 e il 26 ottobre 2002 da un esercito di ribelli ceceni con tutto il suo contenuto umano. Finì con una strage governativa di ostaggi e ribelli tramite il pompaggio di un gas asfissiante nel sistema di ventilazione dell’edificio e poi l’irruzione delle teste di cuoio russe. I campi di cadaveri sbranati dai cani, nel villaggio di Tsotsan-Jurt, dove la guerra fatta di “operazioni di pulizia” e rastrellamenti di civili, copriva le mire sulla piccola capitale della raffinazione abusiva del petrolio; i brandelli di vestiti appesi agli alberi, nella speranza che qualcuno li riconoscesse, erano solo il risultato di “una banale lotta fra chi intasca”.
Un intero inverno 2005/06 di “strani” casi di psicosi nelle scuole in Cecenia: bambini che ridevano in preda a crisi convulsive, ragazzi che si contorcevano in spasmi respiratori. Tutto bene per le autorità locali; gli ospedali non si sbilanciavano; ma la verità serpeggiante raccontava di intossicazione con sostanze chimiche testate sui bambini ceceni: solo materiale biologico per esperimenti.
Intermezzi di contestualizzazione storica e commento musicale del magnifico Fontanamix string quartet d’archi, diretto dal primo violino Valentino Corvino, compositore e arrangiatore di musica per teatro e cinema. Suo l’intero progetto e la trascrizione del brano Gayanes di Aram Khachaturian, che è stato eseguito insieme ad altri pezzi di compositori russi, produttori di “musica degenere” e perciò censurati dal regime stalinista: Dimitri Shostakovich, Sinfonia op.110a (trascrizione Barshai), Boris Lyatoshynsky, Quartetti n. 2 e n. 4.
Tra Ville e Giardini XXIV è promossa ed organizzata da Provincia di Rovigo in ambito RetEventi, co-finanziata da Regione del Veneto, sostenuta da Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, con l’organizzazione tecnica di Ente Rovigo Festival, direzione artistica di Claudio Ronda, e la partnership dei Comuni di Adria, Ariano nel Polesine, Badia Polesine, Canda, Castelmassa, Ceneselli, Corbola, Ficarolo, Frassinelle, Fratta Polesine, Lendinara, Polesella, Porto Tolle, Rovigo e San Bellino.
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